diritti umani

Ricordare per capire – 10 febbraio Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe

Il 10 febbraio è stata dichiarata dal Governo italiano (legge n. 92/2004) Giornata del Ricordo “in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano - dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”.
Si ricorda che le foibe, voragini rocciose dell’altopiano del Carso, furono usate alla fine della seconda guerra mondiale per “infoibare” (spingere nella foiba) migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato da Josip Broz meglio conosciuto come “Maresciallo Tito”.
Sono state registrate più di 1700 foibe. Non è chiaro il numero delle vittime, è infatti risultato impossibile esaminare tutte le foibe che si sa essere state utilizzate, ma le stime parlano di più di 10.000 persone uccise, gettate spesso ancora vive nelle cavità rocciose.
Riprendiamo le parole del Presidente Napolitano in occasione di una precedente commemorazione della giornata del Ricordo: « (...) va ricordato l'imperdonabile orrore contro l'umanità costituito dalle foibe, ma egualmente l'odissea dell'esodo, e del dolore e della fatica che costò a fiumani, istriani e dalmati ricostruirsi una vita nell'Italia tornata libera e indipendente ma umiliata e mutilata nella sua regione orientale. E va ricordata (...) la "congiura del silenzio", "la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell'oblio"».

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