Scompare Giorgio Giannini, presidente del Centro Studi Difesa Civile

Giorgio Giannini, presidente Centro Studi Difesa Civile

Impegnato nel campo dell’obiezione di coscienza, fin dai primi movimenti per il riconoscimento del diritto a non portare armi si è fatto riconoscere e appressare in particolare come attivista della Lega Obiettori di Coscienza, nella quale si distingueva per competenza e passione e apertura. Ha curato le prime “guide pratiche” all’obiezione di coscienza e al servizio civile sostitutivo. Ha scritto innumerevoli articoli sul tema, ma non solo: le sue passioni erano la storia e la scrittura. Autore di libri, saggi e ricerche in particolare sulla Prima Guerra Mondiale e sulla Resistenza. A lui si debbono molti lavori, per i quali ha ricevuto riconoscimenti e premi, sui disertori e i fucilati della Grande Guerra e sulle vittime dimenticate della barbarie nazista, disabili, omosessuali, Rom.

Tra le sue tante opere, ricordiamo l’importante libro del 1985 “L’obiezione di coscienza – al servizio militare, alle spese militari, professionale, etnica, al giuramento, alle prestazioni sanitarie obbligatorie” (Satyagraha Editrice) con un taglio giuridico e politico di grande levatura.

Laureato in Giurisprudenza (specializzato in Diritto penale e Criminologia) all’Università La Sapienza di Roma, è stato docente di Discipline Giuridiche ed Economiche nella Scuole Superiori della Capitale. Ha lavorato presso il Museo Storico della Liberazione di Roma in via Tasso a Roma facendo anche parte del Direttivo del Circolo Giustizia e Libertà, per tutelare gli ideali risorgimentali, e della Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno, per tutelare gli ideali di libertà e di laicità. Ha abbracciato anche la causa ambientalista, con un impegno istituzionale nei consigli municipali di Roma. Ma forse il ruolo di rappresentanza a cui più teneva era quello di Presidente del Centro Studi Difesa Civile di Roma, per il quale ha operato fino all’ultimo, sempre con un approccio costruttivo e collaborativo nell’ambito prima di Rete Italiana Disarmo e poi della Rete Italiana Pace e Disarmo.

Giorgio era anche una persona gradevolissima nella compagnia, entusiasta delle sue conoscenze storiche che proponeva come guida colta e divertente nelle passeggiate romane spesso realizzate tra una riunione e l’altra. Tutte le organizzazioni della nostra Rete lo ricorderanno con stima e affetto, unendosi in un ideale abbraccio di condoglianze alla famiglia, tanto amata.

 

Comunicato ripreso dalla Rete Italiana Pace e Disarmo.

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