libertà di riunione e di associazione

Sei special rapporteur chiedono chiarimenti sul decreto sicurezza

Proteste ambientaliste Milano
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La special rapporteur sulla libertà di riunione e associazione pacifica insieme ad altri esperti indipendenti che si occupano di libertà di espressione, difensori dei diritti umani, diritti umani e terrorismo, migranti e antirazzismo, hanno scritto lo scorso 19 dicembre al governo italiano chiedendo spiegazioni su alcuni passaggi controversi del disegno di legge sicurezza approvato a settembre 2024 dalla Camera e ora in discussione al Senato. La comunicazione è stata resa pubblica il 16 gennaio 2025. Gli appunti degli esperti delle Nazioni Unite si concentrano su alcune norme che potrebbero limitare la libertà dei cittadini di manifestare la propria opinione e manifestare la propria protesta, soprattutto nei riguardi di politiche in materia ambientale. Anche le nuove misure penali contro le rivolte nella carceri o nei centri per migranti, anche se condotte con forme di protesta puramente passiva, sono considerate potenzialmente in contrasto con le norme sui diritti umani. 

Questa comunicazione si aggiunge alle preoccupazioni espresse negli scorsi mesi da molti organismi nongovernativi e anche dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.

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