Sentenza del tribunale civile dell’Aja (Paesi Bassi)sul caso Nuhanović Vs Olanda
Il 10 settembre scorso si è conclusa, davanti al tribunale civile dell’Aja (Paesi Bassi), la causa promossa da Hasan Nuhanović contro il governo olandese, volta ad ottenere un risarcimento per la morte, nel 1995, del padre, della madre e del fratello minore, occorsa nell’ambito del genocidio di Srebrenica.
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La famiglia di Nuhanović – un interprete che lavorava per conto del contingente di peacekeepers dell’Onu (UNPROFOR) –, nei giorni della presa di Srebrenica, aveva cercato rifugio presso il compound protetto dai “caschi blu” olandesi, dove furono stipati insieme a migliaia di civili. Tra il 12 e il 13 luglio tuttavia, gli olandesi permisero l’ingresso al rifugio delle truppe del generale Mladic, che vi operarono la selezione delle persone da eliminare subito e di quelle da deportare. Nuhanović, che godeva di una speciale protezione in quanto dipendente dell’Onu, venne risparmiato e riportato in Croazia insieme ai militare olandesi; del resto della famiglia non si seppe nulla fino a che, nel 2007, i resti del padre furono rintracciati in una fossa comune. I militari olandesi avevano rifiutato di inserire anche i familiari dell’interprete nella lista delle persone da evacuare.
La conclusione si appoggia, tra l’altro, sulla decisione della Corte europea dei diritti umani nei casi Behrami e Saramati (http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?item=1&portal=hbkm&action=html&highlight=BEHRAMI&sessionid=13727859&skin=hudoc-en) (2007).
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Il ricorso è stato quindi respinto e il ricorrente condannato a pagare circa 2.000 euro a titolo di spese processuali. E’ stata annunciata la presentazione di un appello.
Per informazioni: http://www.haguejusticeportal.net/smartsite.html?id=9754
Testo in traduzione inglese della decisione olandese: http://zoeken.rechtspraak.nl/resultpage.aspx?snelzoeken=true&searchtype=ljn&ljn=BF0181&u_ljn=BF0181