Sottoscritto il Protocollo d’intesa tra la Prefettura di Venezia, il Comune di Venezia e il Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova finalizzato alla collaborazione sul tema del contrasto alla tratta di esseri umani e altre gravi forme di sfruttamento
Il Protocollo con la Prefettura di Venezia si inserisce all’interno delle attività di collaborazione che già da anni il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università degli Studi di Padova sviluppa con la Direzione Coesione Sociale, Servizi alla Persona e Benessere di Comunità del Comune di Venezia sulle questioni inerenti la tratta di esseri umani e le altre gravi forme di sfruttamento.
In particolare gli ambiti interessati da questo nuovo Protocollo concernono:
- la formazione sui diritti umani del personale delle Forze di Polizia impiegato nei settori relativi alla lotta alla tratta e alle altre gravi forme di sfruttamento e la ricerca in materia di contrasto alla criminalità e sostegno delle persone trafficate e vittime di gravi violazioni di diritti umani;
- la produzione di materiali per pubblicazioni inerenti al fenomeno della tratta e alle violazioni dei diritti umani collegate alle gravi forme di sfruttamento e assoggettamento;
- la progettualità europea in materia di tratta e gravi forme di sfruttamento;
- l’accoglienza presso i propri Uffici degli studenti frequentanti la Laurea magistrale in Human Rights and Multi Level Governance per stage e attività di tirocinio nonché interventi didattici nell’ambito dei corsi della Laurea triennale in Scienze Politiche Relazioni Internazionali Diritti Umani e della Laurea Magistrale in Human Rights and Multi Level Governance del personale esperto in materia di tratta.
Complessivamente questo accordo si colloca nel processo di rafforzamento del lavoro multi-agenzia in un’ottica di riduzione del disagio delle persone coinvolte in situazioni di grave sfruttamento e perciò di promozione e protezione dei diritti delle persone assoggettate nello sfruttamento sessuale in quello lavorativo cosi come nell’accattonaggio e nelle economie illegali forzate.