UNESCO: nel 2020 sono stati uccisi 62 giornalisti
Secondo l'UNESCO, nel 2020 sono stati uccisi 62 giornalisti, per ragioni legate alla loro professione. Dal 2006, più di 1200 giornalisti hanno perso la vita per la stessa motivazione e nove volte su dieci i criminali restano impuniti. Il 2 Novembre, per la Giornata internazionale per porre fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti, l’UNESCO sottolinea l’importanza di perseguire crimini e violenze contro i giornalisti.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in un messaggio ricorda che “i crimini contro i giornalisti hanno un enorme impatto sulla società nel suo insieme perché impediscono alle persone di prendere decisioni informate.” Guterres ha anche sottolineato che le giornaliste donne sono particolarmente a rischio. Secondo una recente pubblicazione UNESCO, il 73% delle giornaliste è stato minacciato, intimidito e insultato online a causa del proprio lavoro. Il SG sollecita gli Stati ad agire in solidarietà con i giornalisti, prendendo le necessarie misure per investigare e punire tali crimini.
Anche il Presidente dell’Assemblea Generale, Abdulla Shahid, condivide l’importanza della tematica sottolineando la difficile posizione ricoperta dalle donne giornaliste. Specifica che la loro intera esistenza e carriera è minacciata da gruppi misogini e di conseguenza non è sicura. Per questo motivo, il presidente dell’Assemblea Generale invita gli stati a schierarsi contro la violenza nei confronti dei giornalisti per rendere il giornalismo uno spazio sicuro per le donne.