Unione Europea: assegnato il Premio Sakharov a Nadia Murad e Lamiya Bashar
Il Parlamento Europeo ha deciso di assegnare a Nadia Murad e Lamiya Bashar il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. La consegna del premio avverrà con cerimonia ufficiale a Strasburgo, il 14 dicembre.
Le due donne sono originarie di Kocho, un villaggio yazidi vicino Sinjar, in Iraq. Nel 2014 il villaggio è stato attaccato dai guerriglieri dello Stato Islamico, che hanno massacrato tutti gli uomini e catturato le donne per farne schiave sessuali. Dopo molti mesi di prigionia, Nadia Murad e Lamiya Bashar sono riuscite a fuggire. Bashar, in particolare, ha passato quasi un anno in schiavitù e, una volta in fuga verso la libertà, è stata colpita dall'esplosione di una mina che la ha lasciata gravemente ferita e quasi priva della vista.
Entrambe, una volta giunte in Germania, sono diventate portavoce delle donne colpite dalle campagne di violenza sessuale dei gruppi terroristici. Si sono spese in difesa della comunità Yazidi in Iraq, una minoranza religiosa che è stata soggetta a genocidio da parte dei militanti dello Stato Islamico. I loro discorsi sono stati di grande impatto al fine di mobilitare la comunità internazionale, fra cui quello pronunciato da Murad durante la prima sessione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in merito al traffico di esseri umani.
Il Premio Sakharov è stato istituito nel 1988 e viene assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo a individui o organizzazioni a cui viene riconosciuto il loro profondo impegno per la difesa dei diritti umani. La cerimonia di consegna avviene ogni anno in date vicine al 10 dicembre, in ricordo del giorno in cui venne adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione universale dei diritti umani.