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Unione Europea: petizione delle organizzazioni europee per l'unione fiscale in un sistema finanziario riformato

Mani che proteggono il mondo, in evidenza l'Europa
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In seguito all'accordo sul trattato fiscale raggiunto dai capi di governo di 25 stati membri dell'Unione Europea, i presidenti delle tre principali organizzazioni pro-Europa hanno presentato una petizione al Parlamento europeo. L'Unione dei federalisti europei (UEF), i Giovani federalisti europei (JEF-Europe) e il Movimento europeo internazionale (EMI) chiedono congiuntamente che il Parlamento utilizzi i nuovi poteri che il Trattato di Lisbona gli conferisce per dare inizio ad una nuova revisione dei trattati dell'Unione Europea con l'obiettivo di creare una piena unione fiscale con un sistema finanziario riformato.

Alla conferenza stampa, Andrew Duff, Presidente dell'UEF, ha affermato la necessità di istallare meccanismi di solidarietà fiscale necessari a salvare l'euro nel lungo periodo, risultato che non è stato raggiunto dall'accordo intergovernativo.

Pauline Gessant, Presidente del JEF-Europe, ha definito l'accordo insufficiente ad affrontare le odierne sfide in maniera decisiva e ha espresso contrarietà verso le negoziazioni a porte chiuse e la supremazia intergovernativa del Consiglio europeo. Ha sottolineato, invece, come il processo di unificazione dell'Europa debba coinvolgere i cittadini e i loro rappresentanti e deve poter essere discusso in maniera democratica e trasparente.

Jo Leinen, Presidente dell'EMI, ha ribadito l'importanza della partecipazione dei cittadini e ha affermato che lo strumento per cambiare e migliorare i trattati europei deve esssere una nuova Convenzione e non una serie di summit.

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