Rappresentante sulla libertà dei media
Il Rappresentante sulla libertà dei media dell’OSCE è stato istituito nel dicembre del 1997 allo scopo di assicurare un elevato livello di conformità con le norme e gli standard in materia di libertà di espressione e libertà dei media accettati dagli Stati parti dell'OSCE.
Analogamente all'Alto Commissario per le minoranze nazionali, il Rappresentante sulla libertà dei media funge da strumento di prevenzione in casi di violazione della libertà di espressione prestando particolare attenzione agli eventuali ostacoli o impedimenti all'attività dei giornalisti.
Allo scopo di adempiere a questo compito, il Rappresentante monitora e raccoglie su base continuativa informazioni sullo stato dei mezzi di informazione dei Paesi OSCE. In tale contesto, gli Stati e altri attori interessati (come ONG o istituzioni private che si occupano di mezzi di informazione) possono inviare richieste, suggerimenti e commenti relativi al rafforzamento o all’ulteriore sviluppo degli impegni assunti dagli Stati in conformità con i principi dell’OSCE.
Il Rappresentante inoltre riceve comunicazioni su presunti casi gravi di irregolarità e di utilizzo dei mezzi di informazione in violazione di tali principi. Il Rappresentante può inoltre condurre visite nei Paesi membri dell’Organizzazione.
Le modalità degli interventi del Rappresentante OSCE sulla libertà dei media si basano sulla ricerca dei fatti, il dialogo tra le parti interessate, e sulla predisposizioni di pareri volti alla risoluzione della questione sollevata.
Tra le questioni che la Rappresentante sulla libertà dei media considera particolarmente urgenti: la sicurezza dei giornalisti; la libertà di internet; la depenalizzazione del reato di diffamazione.
La Rappresentante infine fornisce agli Stati OSCE analisi giuridiche e raccomandazioni su normative e proposte di legge collegate alla libertà dei mezzi di informazione ma anche a tematiche quali l’accesso all’informazione e segreto di Stato, codici dei giornalisti, concessioni radio-televisive.
Dal 2020, tale posizione è ricoperta da Teresa Ribeiro (Portogallo).
Per quanto riguarda l’Italia, il Rappresentante speciale si è interessato al disegno di legge C. 1415 (Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali) con una segnalazione nel giugno dl 2010 e un’analisi giuridica nel maggio del 2011.
Nel 2012 e nel 2013, inoltre, ha più volte espresso preoccupazione riguardo agli sviluppi a cui è stato soggetto il disegno di legge sulla diffamazione. Nel novembre 2013 ha presentato alle autorità italiane un'analisi giuridica dedicata al testo licenziato dalla Camera dei Deputati il 17 ottobre 2013. Nel giugno 2016, ha accolto con favore la rimozione di una disposizione che avrebbe aumentato le pene detentive per la diffamazione di funzionari eletti e giudici da un disegno di legge all'esame del Senato italiano.
Il 31 agosto 2015, infine, il Rappresentate OSCE sulla libertà dei media ha reso pubblica una dichiarazione nella quale ha sollecitato le autorità italiane a fornire un maggiore livello di protezione agli operatori dei media.
La visita più recente in Italia del Rappresentante speciale risale al marzo 2024, durante la quale ha discusso con i suoi interlocutori l'importanza di garantire la sicurezza dei giornalisti, l'indipendenza dei media del servizio pubblico e il nesso cruciale tra libertà dei media e sicurezza.