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Insieme all’enunciazione dei diritti, le NU hanno istituito adeguati meccanismi di controllo per ciascun trattato in materia di diritti umani, i c.d. Comitati, o Organi dei trattati (Treaty Bodies), la cui funzione principale è di verificare l’attuazione, nel Paese contraente, delle norme sancite a livello internazionale.
Questi meccanismi di attuazione sono composti da un numero di membri che varia dai 10 ai 18 esperti indipendenti dai Governi che li hanno nominati, selezionati sulla base della loro esperienza riconosciuta nel campo dei diritti umani.
I Comitati svolgono diverse funzioni in accordo con quanto previsto dai Trattati che li hanno creati.
Innanzitutto esaminano i rapporti periodici che gli Stati hanno l’obbligo di presentare: un primo rapporto di solito un anno dopo la loro adesione (due anni nel caso del Comitato sui diritti del fanciullo) e poi periodicamente in accordo con le disposizioni del trattato (di solito ogni 4 o 5 anni). Oltre al rapporto governativo, i Comitati possono ricevere informazioni sulla situazione dei diritti umani di un Paese da altre fonti, quali ONG, Agenzie delle NU, altre Organizzazioni Intergovernative, istituzioni accademiche e stampa. Alla luce delle informazioni a disposizione, il Comitato discute il rapporto insieme ai rappresentanti governativi. Sulla base di questa discussione, il Comitato pubblica le sue raccomandazioni, sotto il nome di “osservazioni conclusive”.
In aggiunta a tale procedura, alcuni Comitati possono svolgere ulteriori funzioni di monitoraggio attraverso altri tre meccanismi:
I Comitati inoltre pubblicano la loro interpretazione del contenuto delle disposizioni sui diritti umani, conosciuta come General Comment.
Attualmente, operano i seguenti Comitati:
10/1/2014