Consiglio d'Europa

Gruppo di esperti sulla lotta alla tratta di esseri umani (GRETA)

Immagine di un minore. I minori vittime di tratta sono tutelati dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani
© Consiglio d'Europa

Il Gruppo di esperti (GRETA) è stato istituito ai sensi dell’art. 36 della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani e ha la funzione, assieme a un Comitato composto dai rappresentanti presso il CM degli Stati parte della Convenzione, di monitorare l’applicazione degli obblighi contenuti nella Convenzione.

Il GRETA è composto di 15 esperti indipendenti con riconosciuta competenza nel campo dei diritti umani, dell’assistenza e protezione delle vittime di tratta, o esperienza professionale nelle aree coperte dalla Convenzione. 

La procedura di monitoraggio è divisa in cicli di quattro anni ciascuno. Il Gruppo di esperti comincia il dialogo con i Paesi interessati attraverso la somministrazione di un questionario, seguito poi da eventuali richieste di informazioni. Se considerato necessario dal GRETA, ulteriori informazioni possono essere richieste a organizzazioni di società civile oppure reperite attraverso visite nel Paese. La bozza di rapporto viene inviata allo Stato interessato per ottenere commenti. Quando li riceve, il Gruppo prepara un rapporto finale con le proprie conclusioni e lo spedisce al Paese interessato e al Comitato delle Parti, che può adottare raccomandazioni sulla base di quanto contenuto nel documento. Ciascun Paese nomina una contact person che coopera con il Gruppo di esperti, distribuendo il questionario ai diversi organismi nazionali interessati, coordinando le loro risposte e inviando al GRETA una versione consolidata dei commenti al questionario.

Ad oggi, il GRETA ha portato a termine in quasi tutti gli Stati parte tre cicli di monitoraggio ed ha pubblicato il questionario indirizzato agli Stati parte per il quarto ciclo di monitoraggio il 30 giugno 2023.

Il GRETA e l'Italia

L'Italia ha ratificato la Convenzione sulla lotta alla tratta di esseri umani nel novembre del 2010. 

Nell’ambito del primo ciclo di monitoraggio il GRETA ha svolto la prima visita di valutazione in Italia dal 2 al 6 dicembre 2013. La delegazione ha tenuto consultazioni con funzionari del Dipartimento per le pari opportunità, di alcuni Ministeri, dei Carabinieri, della Direzione nazionale anti-mafia, della Guardia di Finanza e dell'ISTAT. La delegazione si è inoltre recata a Bari, L'Aquila, Lecce, Martinsicuro (TE), Napoli, Padova e Venezia dove ha incontrato rappresentanti delle forze dell'ordine, dell'Ispettorato del lavoro, funzionari coinvolti nella lotta contro la tratta di esseri umani,  esponenti della società civile e dell'Università, nonché rappresentanti dell'Organizzazione internazionale dei migranti (OIM) e dello UNHCR. Il GRETA ha adottato il primo rapporto sull’implementazione della Convenzione da parte dell’Italia (GRETA(2014)18) il 4 luglio 2014. 

Secondo la procedura prevista dalla Regola 7 delle regole procedurali per la valutazione dell’implementazione della Convenzione da parte degli Stati, il GRETA può richiedere un’informativa ad uno di essi quando riceve informazioni affidabili che indicano una situazione in cui è richiesta un’attenzione immediata per prevenire o limitare l’ampiezza o il numero di serie violazioni della Convenzione. Durante il suo 25° incontro in plenaria (dal 7 all’11 marzo 2016), il GRETA è stato messo al corrente di rapporti secondo i quali potenziali vittime di tratta di esseri umani erano state sottoposte a rientro forzato dall’Italia verso la Nigeria. Il 25 aprile 2016 il Gruppo di Esperti ha inviato una richiesta urgente di informazioni all’Italia a cui ha succeduto una visita urgente dal 21 al 23 settembre 2016 con il fine di esaminare la situazione specifica dei ritorni forzati delle vittime di tratta e l’identificazione delle vittime di tratta tra i richiedenti asilo e i migranti. Il rapporto relativo alla procedura d’urgenza  (GRETA(2016)29) è stato pubblicato il 30 gennaio 2017.

Il secondo ciclo di monitoraggio si focalizza sull’impatto delle misure legislative, politiche e pratiche sulla prevenzione della tratta di esseri umani, della protezione dei diritti delle vittime di tratta e l’azione penale nei confronti dei trafficanti. La visita del GRETA in Italia si è svolta tra il 29 gennaio ed il 2 febbraio 2018 ed il rapporto sull’implementazione della Convenzione è stato adottato il 7 dicembre 2018.

Il 23 febbraio 2024 il GRETA ha pubblicato il suo ultimo rapporto sull’Italia (GRETA(2024)03) in cui raccomanda alle autorità italiane di rafforzare le misure atte a combattere la tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo, assicurando sanzioni effettive per i trafficanti di esseri umani e fornendo compensazioni alle vittime. Il rapporto ha fatto seguito alla visita di monitoraggio in Italia dal 13 al 17 febbraio 2023. Il terzo ciclo di monitoraggio si concluderà con la pubblicazione del Comitato delle Parti e le successive risposte del governo. 

Il quarto ciclo di monitoraggio ha preso il via con il lancio del questionario agli Stati parte della Convenzione focalizzandosi sul concetto di vulnerabilità e più precisamente sulle vulnerabilità relative alla tratta di esseri umani e le misure adottate dagli Stati parte per prevenirle, rilevare e supportare le vittime vulnerabili e punire i responsabili, includendo un focus sull’uso della tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Secondo il calendario attuale, l’Italia sarà oggetto di valutazione tra gennaio e marzo 2027. 

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Consiglio d'Europa donne minori / infanzia tratta di esseri umani monitoraggio