Comitato europeo dei diritti sociali (CEDS)

Consiglio d'Europa: l'Italia viola il diritto all'istruzione inclusiva per gli studenti con disabilità

Il Comitato europeo dei diritti sociali (il Comitato) del Consiglio d'Europa ha ritenuto l'Italia responsabile della violazione della Carta sociale europea riveduta, in relazione agli articoli 1, paragrafi 1 e 2 (diritto al lavoro) e all'articolo 15 (diritto delle persone con disabilità all'indipendenza, all'integrazione sociale e alla partecipazione alla vita della comunità).  

La decisione del Comitato é stata pubblicata il 22 dicembre 2025 in seguito a una denuncia presentata dalla “Associazione Professionale e Sindacale »  ANIEF nel 2021. Il Comitato ha stabilito che la precaria situazione lavorativa di un numero ancora significativo di insegnanti di sostegno in Italia, unita alla mancanza di una formazione specializzata per un terzo di tali insegnanti, ostacola l'accesso degli studenti con disabilità all'istruzione inclusiva.

La denuncia presentata da ANIF al Comitato si basava sui seguenti fatti chiave: oltre il 56% degli insegnanti di sostegno in Italia lavorava con contratti temporanei precari, il che comportava un frequente turnover che interrompeva la continuità educativa degli studenti con disabilità. Inoltre, per 25 anni fino al 2017, l'Italia non ha attuato i requisiti di formazione per gli insegnanti di sostegno specificati nella legge del 1992 sull'istruzione inclusiva. 

Le Autorità Italiane hanno sostenuto che l'uso di contratti a tempo determinato è necessario per garantire la flessibilità e che esistono procedure per assicurare la continuità del sostegno nonostante il turnover del personale. Ha inoltre sottolineato i recenti sforzi compiuti per aumentare il numero di insegnanti di sostegno. Tuttavia, nell'anno scolastico 2022-2023 il 30% degli insegnanti di sostegno non aveva ancora ricevuto una formazione specializzata sull'istruzione inclusiva.

Il Comitato, pur riconoscendo i recenti sforzi compiuti dall'Italia, ha concluso che l'insicurezza lavorativa e la mancanza di una formazione specializzata “contribuiscono fortemente alla mancanza di continuità educativa” e “ostacolano l'accesso degli alunni con disabilità all'istruzione inclusiva”, in violazione dell'articolo 15, paragrafo 1, della Carta.

Il Comitato ha esortato l'Italia ad adottare misure volte a garantire un numero sufficiente di insegnanti di sostegno qualificati e assunti a tempo indeterminato, al fine di facilitare una vera istruzione inclusiva per gli studenti con disabilità.

La decisione è vincolante per l'Italia, che dovrà riferire in merito alle azioni intraprese per porre rimedio alla violazione.

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