Il coordinamento internazionale delle istituzioni nazionali per i diritti umani
In occasione del seminario internazionale di Tunisi, nel 1993, le istituzioni nazionali proposero la creazione di un Comitato di coordinamento internazionale (ICC), al fine di coordinare le attività della rete di istituzioni nazionali per i diritti umani. Tale decisione fu successivamente accolta con favore dalla Commissione diritti umani delle Nazioni Unite, con Risoluzione E/CN.4/RES/1994/54.
Nel 1998, l’ICC, costituito sotto l’egida delle Nazioni Unite (Alto Commissario per i Diritti Umani), ha elaborato delle proprie regole di procedura che istituiscono, tra l’altro, un sistema di accreditamento per le istituzioni nazionali, istituendo, a tal fine, un apposito Sottocomitato di accreditamento delle istituzioni nazionali per i diritti umani. Attualmente, il Sottocomitato classifica le istituzioni nazionali nel modo seguente:
- Istituzioni nazionali con status “A”: sono le istituzioni nazionali che rispettano pienamente i Principi di Parigi, partecipano con pieni diritti alle conferenze internazionali dell’ICC e hanno il diritto di intervenire alle sessioni del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite (al gennaio 2010, 65 delle 90 istituzioni nazionali accreditate presso l’ICC hanno status “A”);
- Istituzioni nazionali con status “B”: sono le istituzioni che non hanno ancora soddisfatto tutti i requisiti necessari previsti dai Principi di Parigi (o non hanno fornito al Sottocomitato le informazioni sufficienti per determinarne lo status), partecipano alle conferenze internazionali dell’ICC soltanto come osservatori e non hanno un automatico diritto di intervento alle sessioni del Consiglio diritti umani (al gennaio 2010 sono 16 le istituzioni nazionali con status “B”);
- Istituzioni nazionali con status “C”: sono le istituzioni che non sono considerate sufficientemente indipendenti dai rispettivi Governi, o non hanno richiesto l’accreditamento presso l’ICC. Anche queste istituzioni partecipano come osservatori alle conferenze internazionali dell’ICC, ma non possono intervenire alle sessioni del Consiglio diritti umani (al gennaio 2010, sono 9 le istituzioni con status “C”).
L’ICC è governato da un Bureau composto da 16 istituzioni nazionali con status “A”, che rappresentano le quattro regioni dell’ICC: Africa, America, Asia-Pacifico ed Europa. Esistono anche dei coordinamenti regionali delle istituzioni nazionali per i diritti umani per ciascuna delle quattro aree geografiche menzionate.