Il Progetto Europeo EQui-T: un progetto volto ad implementare l’educazione inclusiva e la formazione delle e dei docenti al fine di creare una scuola più equa ed accessibile

Il progetto triennale "EQui-T" (European Quality Development System for Inclusive Education and Teacher Training) è stato avviato il 15 giugno 2023 e si concluderà il 14 giugno 2026. Esso viene finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Erasmus+ Partnerships for Excellence. Nello specifico, il progetto mira a migliorare la qualità dell'educazione inclusiva in Europa, attraverso lo sviluppo e la diffusione di Risorse Educative Aperte Inclusive (OIER - Open Inclusive Educational Resources). L'obiettivo principale del progetto è, infatti, quello di supportare l'inclusione scolastica, fornendo agli e alle insegnanti strumenti accessibili e adattabili alle esigenze di tutti gli studenti e di tutte le studentesse, dando particolare attenzione alle pari opportunità e alla giustizia eco-sociale.
La letteratura in merito sottolinea quanto l'educazione inclusiva sia essenziale per garantire pari opportunità a tutte le studentesse e a tutti gli studenti, indipendentemente dal loro contesto socio-economico di provenienza, dalle loro abilità e/o dal loro background culturale (Iniesto et al., 2021). Favorire l’inclusione nelle scuole significa contribuire alla co-costruzione di una società più equa e giusta, in linea con quelli che sono i principi della giustizia eco-sociale (Kulnieks & Young, 2014). Il progetto EQui-T si inserisce a pieno in questo scenario, mirando a ridurre le disuguaglianze educative attraverso la promozione di pratiche didattiche inclusive e la creazione e diffusione di risorse educative di qualità (European Commission, Joint Research Centre, 2016).
Le Risorse Educative Aperte Inclusive (OIER) rappresentano degli strumenti fondamentali per l'apprendimento accessibile, in quanto sono per lo più materiali didattici adattabili ed utilizzabili liberamente da chiunque. Non a caso, nel contesto dell'educazione inclusiva, le OIER giocano un ruolo cruciale, ovvero assicurano che i contenuti siano fruibili e adattabili alle diverse esigenze di apprendimento delle studentesse e degli studenti (European Commission, 2016). In linea con le direttive europee, il progetto europeo EQui-T si impegna a sviluppare un catalogo di criteri multi-prospettico, che sia in grado di valutare la qualità delle OIER, con l’obiettivo di garantire che esse siano efficaci, pertinenti ed effettivamente inclusive.
Oltre a questo aspetto, un altro elemento fondamentale del progetto riguarda la formazione delle e dei docenti, attraverso la creazione di corsi destinati sia alle e agli insegnanti all’inizio della loro formazione sia a quelli in aggiornamento professionale continuo. Attraverso la realizzazione di MOOC (Massive Open Online Courses), il progetto offre dei veri e propri strumenti pratici per la progettazione e sperimentazione di materiali didattici innovativi basati sulle OIER, con l'obiettivo ultimo di promuovere un insegnamento inclusivo e tecnologicamente avanzato. L’idea di fondo è che, attraverso il rafforzamento delle competenze delle e dei docenti, ci potrà, dunque, essere un cambiamento positivo in tutto il sistema scolastico, attraverso la diffusione di pratiche educative sempre più attente a tematiche ora più che mai attuali, come l’inclusione e la sostenibilità.
È importante sottolineare che l’inclusione scolastica non riguarda l’inserimento e l’integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali all’interno delle classi, ma implica la vera e propria creazione di ambienti che permettano a tutti e tutte, indipendentemente dalle differenze, di partecipare attivamente e di vivere un'esperienza di apprendimento di qualità. Secondo Ainscow (2020), l'educazione inclusiva si fonda su due principali motivazioni: una educativa e una sociale. Dal punto di vista educativo, rispondere alle differenze individuali attraverso metodologie di insegnamento flessibili migliora, sicuramente, il percorso di apprendimento di tutti gli studenti e di tutte le studentesse. Dall’altro lato, dal punto di vista sociale, una scuola inclusiva promuove atteggiamenti positivi verso la diversità ed eterogeneità, contribuendo, conseguentemente, alla costruzione di una società più equa e non discriminatoria. Per questo motivo, è auspicabile che i sistemi educativi si adattino alle necessità degli studenti e delle studentesse, e non viceversa, attraverso, quindi, la promozione di un approccio attento, personalizzato e flessibile (Ainscow, 2020).
L'acquisizione delle competenze da parte degli studenti e delle studentesse trae beneficio anche proprio dalla diversità vissuta ed esperita all'interno dell’ambiente scolastico. Un’educazione veramente inclusiva garantisce, infatti, che ogni studente e ogni studentessa riceva il supporto, gli strumenti e le strategie di apprendimento di cui ha bisogno, al fine di sviluppare il proprio potenziale, all'interno di un contesto sociale che valorizza la pluralità e l’equilibrio tra equità e qualità (Ainscow, 2020).
Per la realizzazione di questi obiettivi, il progetto EQui-T si avvale della collaborazione di numerose istituzioni accademiche e di ricerca a livello europeo. Tra queste, figurano l’Università di Graz, la Pädagogische Hochschule Steiermark e la Pädagogische Hochschule Augustinum in Austria; l’Università di Granada in Spagna; il laboratorio La.R.I.O.S dell’Università di Padova in Italia; l’Università di Tallinn in Estonia; e l’Università della Norvegia sudorientale in Norvegia. Questa rete internazionale facilita lo scambio di buone pratiche e promuove la cooperazione tra esperti di diversi Paesi, ampliando le prospettive di ricerca e di formazione sull’educazione inclusiva.

Partner del progetto
Un ruolo di particolare rilievo all'interno del progetto è svolto dall’Università di Padova, il cui gruppo di lavoro è composto da psicologhe e psicologi esperti di inclusione e sostenibilità. Il gruppo di lavoro del team italiano è coordinato dalla Prof.ssa Sara Santilli, grazie anche al supporto delle Prof.sse Laura Nota e Maria Cristina Ginevra, ai dottorandi, tra cui Barbara Rinaldi, Mehmet Çağlar Akyiğit, Denise Zucchini e Isabella Valbusa, e ai tirocinanti di corsi di laurea magistrale in psicologia. Nello specifico, il contributo dell’Università di Padova si concentra sulla valutazione delle linee guida per le OIER (catalogo dei criteri), sulla definizione della framework teorica e sulla sperimentazione degli strumenti didattici e dei corsi di formazione per docenti previsti dal progetto (Work Package 5). Tra gli obiettivi principali vi sono la valutazione della qualità delle risorse sviluppate, la raccolta di feedback da parte di insegnanti e stakeholder del settore dell’inclusione e sostenibilità e il miglioramento delle metodologie di insegnamento inclusivo.
Nel complesso, possiamo, dunque, dire che il progetto EQui-T rappresenta un'iniziativa innovativa e fondamentale per il miglioramento dell’educazione inclusiva in Europa. La combinazione di risorse educative aperte, formazione delle e dei docenti e collaborazione internazionale sotto diversi punti di vista, consente di creare un ambiente di apprendimento più equo ed accessibile. La cooperazione tra istituzioni e la costruzione di una rete transnazionale di professionisti del settore garantiscono, infatti, la sostenibilità delle azioni messe in campo, con l’obiettivo di generare un impatto duraturo nel tempo, in ottica inclusiva e sostenibile.

Collage degli incontri del progetto
Bibliografia
Ainscow, M. (2020). Promoting inclusion and equity in education: lessons from international experiences. Nordic journal of studies in educational policy, 6(1), 7-16.
European Commission, Joint Research Centre. (2016). OpenEdu framework. Publications Office of the European Union. https://joint-research-centre.ec.europa.eu/what-open-education/open-educational-resources-oer_en
Iniesto, F., Tabuenca, B., Rodrigo, C., & Tovar, E. (2021). Challenges to achieving a more inclusive and sustainable open education. Journal of Interactive Media in Education, 2021(1).
Kulnieks, A., & Young, K. (2014). Literacies, leadership, and inclusive education: Socially just arts-informed eco-justice pedagogy. LEARNing Landscapes, 7(2), 183-193.