Il settore "Comunicazione & Informazione"
Il Settore Comunicazione e Informazione (CI), nella forma nella quale attualmente si presenta, è stato definito nel 1990. Per la verità già la Costituzione UNESCO aveva sancito che l’Organizzazione prevedesse “[…] la libera circolazione delle idee attraverso la parola e le immagini” (art.2/a), affiancando il problema dell’informazione alla tematica educativa in una Commissione specifica, ma lo straordinario sviluppo degli ultimi anni, ha reso necessario un adeguamento, nel riconoscimento del forte peso assunto dall’informazione nel mondo, e quindi anche nell’Organizzazione.
Per comprendere in modo completo il significato di questo importante Settore, è necessario rifarsi alla storia UNESCO ed al Programma d’azione iniziale, quando, nel 1945 si definisce il capitolo relativo al “Free Flow of Information and Removal of Barriers”. Questa espressione sarà continuamente ripresa e discussa in vario modo nei documenti UNESCO, in quanto portatrice di difficoltà dovute ad opposte interpretazioni relative alla finalità dell’informazione nel mondo: completamente libera o regolamentata per non incrementare percezioni distorte o stereotipate.
Gli anni settanta segnarono un momento cruciale per questo dibattito, in relazione alle innovazioni tecnologiche che permettevano le trasmissioni via satellite, con le quali venivano abbattute le barriere erette dagli Stati. Di quel periodo, infatti, la Dichiarazione di principi guida per l'utilizzazione delle trasmissioni satellitari per la libera circolazione delle informazioni, la diffusione di una maggiore istruzione e scambi culturali (1972), ma anche la Convenzione relativa alla distribuzione dei segnali portatori di programmi trasmessi via satellite 1974 (rat. Italia 1981) e la Dichiarazione sui principi fondamentali concernenti il contributo dei mass media per rafforzare la pace e la comprensione internazionale, per la promozione dei diritti umani e contro il razzismo, l'apartheid e l'incitamento alla guerra (1978).
Attualmente la strategia a medio termine prevede gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Obiettivi numero 4, 5, 8, 9, 10, 11, 13, 16, 17) dell’Agenda 2030 che si concretizzano nei Programmi Intergovernativi:
- Information for All Programme (IFAP) che si occupa di promuovere l’accesso universale all’informazione ed alla conoscenza in funzione di un adeguato sviluppo.
- Informational Programme for the Development of Comunication (IPDC) che rappresenta il maggior forum all’interno del sistema delle Nazioni Unite per mobilitare la comunità internazionale in una discussione finalizzata a supportare progetti multimediali e assicurare un ambiente sicuro e sano per una loro crescita libera e pluralista.
A questi si aggiungono poi anche il Global Media Defence Fund e il Multi-Donor Programme on Freedom of Expression and Safety of Journalists. Inoltre, altri Centri e Istituti mondiali collaborano formalmente con l’UNESCO per l’implementazione del Communication and Information Programme, all’interno del quadro generale del UN Plan of Action on the Safety of Journalists and the Issue of Impunity.