La tematica dei diritti umani ha assunto progressivamente un ruolo sempre più vasto all'interno dell'attività di "politica estera" della Comunità Europea. Questo è avvenuto a diversi livelli, interessando più o meno tutti gli organismi delle istituzioni di Bruxelles.
In primo luogo ha riguardato il lavoro della Cooperazione politica europea, dove nel periodo compreso fra il 1987 e il 1992 si sono avute circa nove atti e dichiarazioni incentrati completamente su questo argomento.
In secondo luogo, e si potrebbe aggiungere sopratutto, deve essere segnalata l'energia profusa dal Parlamento Europeo a difesa dei diritti umani. Nel corso degli anni a Strasburgo sono state messe in cantiere un numero crescente di iniziative e di risoluzioni a tutela delle libertà fondamentali tanto da trasformare l'assemblea europea, e per riflesso tutta la Comunità, in una sorta di "attore o autorità morale a livello mondiale" che agisce attraverso la difesa di "cause come il rispetto dei diritti umani, civili e politici" e che è in grado di "manifestare
un interesse generale dei cittadini della Comunità da essi rappresentati a vedere realizzati nel mondo valori di civiltà, democrazia e rispetto del diritto" [...]