Il Centro Diritti Umani: una visione di insieme
1. Creato nel 1982 per iniziativa dell’allora Preside della Facoltà di Scienze Politiche, prof. Antonio Papisca, con la denominazione di “Centro di studi e di formazione sui diritti e le libertà fondamentali” successivamente modificata in “Centro di studi e di formazione sui diritti della persona e dei popoli”, è stato trasformato, con Decreto Rettorale n. 1363 del 7 giugno 2001, in “Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli”, dotato di autonomia amministrativa. Con Decreto Rettorale n. 1060 dell’11 aprile 2013 il Centro Interdipartimentale è stato trasformato in “Centro di Ateneo per i Diritti Umani” per lo svolgimento, come recita l’art. 55 dello Statuto, “di particolari attività di ricerca interdisciplinari e di altre attività istituzionali considerate di rilevanza strategica per l’Ateneo”.
Per ricordare il suo fondatore, su proposta del Consiglio Direttivo del Centro, con Decreto Rettorale n. 3793 del 2 novembre 2017, la denominazione del “Centro di Ateneo per i Diritti Umani” è stata modificata in “Centro di Ateneo per i Diritti Umani Antonio Papisca”.
Sono organi del Centro il Consiglio Direttivo e il Presidente. Il Consiglio Direttivo è composto dal Presidente, da un docente di Macroarea 1 (matematica, scienze fisiche, dell’informazione e della comunicazione, ingegneria e scienze della terra), un docente di Macroarea 2 (scienze della vita) e tre docenti di Macroarea 3 (scienze umane e sociali), dal titolare della Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace e dal Direttore Tecnico, che svolge anche funzioni di segretario alle riunioni del Consiglio. Il Presidente viene nominato dal Rettore tra i docenti dell’Ateneo su proposta del Consiglio Direttivo. (link a composizione organi e amministrazione)
Il Centro di Ateneo è la prima risposta strutturale dell’università italiana alla Dichiarazione universale dei diritti umani e alle raccomandazioni di importanti istituzioni internazionali quali le Nazioni Unite, l’UNESCO, il Consiglio d’Europa.
Il Centro di Ateneo si propone di contribuire a dare attuazione a quanto disposto dall'art. 1,2 dello Statuto dell'Università di Padova, che recita:
L'Università degli Studi di Padova, in conformità ai principi della Costituzione della Repubblica Italiana e della propria tradizione che data dal 1222 ed è riassunta nel motto "Universa Universis Patavina Libertas", afferma il proprio carattere pluralistico e la propria indipendenza da ogni condizionamento e discriminazione di carattere ideologico, religioso, politico o economico. Essa promuove l'elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell'ambiente e la solidarietà internazionale.
In stretto collegamento con il Centro opera la Cattedra UNESCO in “Diritti umani, democrazia e pace” istituita nel 1999 con apposita convenzione tra il Direttore Generale dell’UNESCO e il Rettore dell’Università di Padova, con l'obiettivo strategico di promuovere a livello nazionale e internazionale un sistema integrato di attività di ricerca, formazione, informazione e documentazione nel campo dei diritti umani, della democrazia e della pace. La Cattedra fa parte della Rete delle Cattedre Unesco Italiane (ReCUI) creata nel 2022 come evoluzione del progetto “Dialoghi delle Cattedre UNESCO: un laboratorio di idee per il mondo che verrà”.
L'Università di Padova con il suo Centro di Ateneo e la collegata Cattedra UNESCO aderisce alla Rete delle Università italiane per la pace (RUniPace) promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.
2. In oltre 40 anni di attività, il funzionamento del Centro di Ateneo, nella sua naturale proiezione locale, nazionale e internazionale, è marcatamente segnato dai caratteri del curriculum development e dello academic institution building.
Grazie all’iniziativa del Centro di Ateneo, l’Università di Padova può oggi offrire un percorso completo di formazione (3+2+3) nel campo dei diritti umani:
- Laurea in Scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani
- Laurea magistrale (LM) in Human Rights and Multi-level Governance
- International Joint PhD Programme in Human Rights, Society, and Multi-level Governance
I Corsi di laurea sono sostenuti dal Centro di Ateneo, che offre a studentesse e studenti la possibilità di partecipare a workshops internazionali e dialogare con docenti europei ed extra europei, esperti, funzionarie e funzionari di organizzazioni internazionali, esponenti di organizzazioni non governative e svolgere internship in vari ambiti collegati con la promozione e protezione dei diritti umani.
Per iniziativa del Centro di Ateneo, è stata attivata nella LM in Human Rights and Multi-level Governance la “Save the Children Chair” in “Children Rights”, con l’obiettivo di trasmettere conoscenze e costruire competenze in campo giuridico sulle istituzioni e le politiche sociali per l‘infanzia e l’adolescenza, organizzare eventi, seminari, giornate di sensibilizzazione in relazione alle tematiche di tutela e promozione dei diritti dei minori, svolgere ricerche congiunte.
Il Padova Model Universal Periodic Review (UPR) è un evento organizzato dal 2018 da un team internazionale di studenti ed ex delegati, in coordinamento con il Centro di Ateneo e il Corso di Laurea Magistrale in Human Rights and Multi-level Governance (HRG) dell’Università di Padova, e la Sezione UPR dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Il Padova Model è un’originale simulazione accademica annuale, che offre un'opportunità unica per impegnarsi profondamente con la revisione periodica universale, un meccanismo chiave delle Nazioni Unite che esamina i rapporti sui diritti umani di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite. E’ un ottimo programma per acquisire in modo interattivo e pratico una quantità di informazioni sui diritti umani, la democrazia e la diplomazia, al di là di quello che si può fare in aula. I partecipanti assumono vari ruoli – delegati di uno Stato, ONG, esponenti di Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani –, e sperimenteranno in concreto come si valuta la situazione dei diritti umani in uno Stato e come si affrontano le violazioni dei diritti umani.
Nell’a.a. 2023-2024 è stato attivato il General Course “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti” nel quadro delle attività promosse e sostenute dalla Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace) con l’obiettivo di contribuire a dare attuazione agli obiettivi 16 “Pace, giustizia e istituzioni forti” e 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’attivazione del GC è una delle risposte concrete che l’Università di Padova e RUniPace hanno voluto dare di fronte al dilagare delle guerre.
Su proposta del Centro di Ateneo, l’Università di Padova ha conferito tre lauree Honoris Causa in diritti umani: nel 2004 a Hans Blix, Capo della Commissione delle Nazioni Unite di monitoraggio, ispezione e verifica in Iraq; nel 2010 a don Luigi Mazzucato, primo direttore della ONG Medici con l’Africa CUAMM; nel 2019 a Ernesto Olivero, fondatore a Torino del Servizio Missionario Giovani Sermig e dell’Arsenale della Pace.
Il Dottorato in Human Rights, Society, and Multi-level Governance, attivato nell’a.a. 2016-2017, si propone di formare ricercatrici e ricercatori con un profilo multi/interdisciplinare. Il programma comprende l’insegnamento, la ricerca e la formazione in materia di diritti umani, prendendo in considerazione la pluralità di metodologie ed approcci (giuridico, politologico, sociale, filosofico ed economico) e le differenti aree geografiche. È strutturato in due curricula: protezione dei diritti umani e giustizia sociale e inclusione e crescita psicologica. Gli studenti del Dottorato fanno ricerca, partecipano a corsi e svolgono tirocini presso l’Università di Padova e prestigiosi centri di ricerca europei e internazionali.
A partire dall'a.a. 2024/2025, su iniziativa di RUniPace, è stato istituito il Dottorato di interesse nazionale in “Peace Studies” che coinvolge 34 università italiane e ogni anno mette a disposizione oltre 30 borse di studio.
Sul piano europeo e internazionale il Centro di Ateneo è all’origine nel 1997 dello European Master in Human Rights and Democratisation (E.MA) e del collegato European Inter-University Centre for Human Rights and Democratisation (EIUC) con l’attuale partecipazione di 42 università europee (progetto maggiore dell’Unione Europea in materia). L’Università di Padova assolve al ruolo di Università di first enrollement degli studenti dell’E.MA e coordina le Università di Graz, Ca’ Foscari, Deusto (Bilbao), Bochum, Hamburg, Lubiana, che hanno sottoscritto il “Joint Degree Agreement” e fanno parte del cosiddetto “Inner Circle Universities”.
Nel corso degli anni, l’EIUC ha dato vita ad altri sette master regionali:
- Master’s Programme in Human Rights and Democratisation in South East Europe (ERMA), coordinato dall’Università di Sarajevo (Bosnia e Erzegovina) e dall’Università di Bologna (Italia) – Global Campus South-East Europe;
- Master’s Programme in Human Rights and Democratisation in Africa (HRDA), coordinato dall’Università di Pretoria (Sud Africa) – Global Campus Africa;
- Master of Arts and Liberal Sciences specializing in Human Rights and Sustainability (MAHRS) in Central Asia, coordinato dalla OSCE Academy in Bishkek (Kyrgyzstan) - Global Campus Central Asia
- Master’s Programme in Human Rights and Democratisation in the Asia-Pacific (APMA), coordinato dall’Università di Mahidol, Bangkok (Tailandia) – Global Campus Asia-Pacific;
- Master’s Programme in Human Rights and Democratisation in the Caucasus (CES), coordinato dall’Università di Yerevan (Armenia) – Global Campus Caucasus;
- Master’s Programme in Human Rights and Democratisation in Latin America and the Caribbean (LATMA), coordinato dall’Università di San Martin, Buenos Aires (Argentina) - Global Campus Latin America Caribbean;
- Master’s Programme in Democratic Governance and Human Rights in the Arab Region (ARMA), coordinato dall’Università Saint Joseph di Beirut (Libano) – Global Campus Arab World.
Alla luce di questi significativi sviluppi l’EIUC, fondato nel 2002, si è gradualmente trasformato da centro interuniversitario europeo a centro globale. A partire dal 2019 è stato rinominato Global Campus of Human Rights. Costituisce oggi la più estesa rete universitaria europea e mondiale per la formazione ai diritti umani e alla democrazia sostenuta dall’Unione europea.
3. Il Centro di Ateneo dal 2011 pubblica l’Annuario italiano dei diritti umani / Italian Yearbook of Human Rights (Padova University Press e P.I.E. Peter Lang) che intende, di anno in anno, fare il punto su come il sistema internazionale di monitoraggio dei diritti umani valuta l'azione dell'Italia, per favorire un dibattito informato e trasparente su questo fondamentale aspetto della vita pubblica. È una fotografia della posizione dell’Italia nel sistema internazionale dei diritti umani. Nel 2011 è stato consegnato al Quirinale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel 2012 è stato presentato a Strasburgo al Consiglio d’Europa e a Ginevra alle Nazioni Unite con l’Alto Commissario per i Diritti Umani. Nel 2012, 2013 e 2015 è stato presentato a Roma al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale con la partecipazione rispettivamente dei Ministri Giulio Terzi, Emma Bonino, Paolo Gentiloni. Nel 2015 alla Camera dei Deputati con la Presidente Laura Boldrini. Dal 2024 l'Annuario prosegue in un nuovo formato, più agile e fruibile, quello della “Rubrica” del sito web del Centro di Ateneo.
Peace Human Rights Governance (PHRG) è la rivista scientifica e open-access del Centro di Ateneo che dà seguito all’esperienza decennale maturata con la rivista Pace Diritti Umani – Peace Human Rights (Venezia, Marsilio editori, 2004-2013). Il primo fascicolo è stato pubblicato a marzo 2017. PHRG è una rivista scientifica semestrale "peer-reviewed" in lingua inglese pubblicata da Padova University Press (dal 2017 al 2022 la cadenza di pubblicazione è stata quadrimestrale). Intende costituire una risorsa innovativa all’interno della sempre più ampia e sfaccettata comunità scientifica impegnata nello studio dei diritti umani, che desidera presentare contributi originali teorici ed empirici su questioni attuali relative ai diritti umani favorendo, nel contempo, lo sviluppo di un solido approccio multi- e inter- disciplinare e multi-livello alla ricerca e alla divulgazione scientifica su questi temi.
Fin dalla sua nascita, il Centro di Ateneo organizza Corsi annuali di perfezionamento sui diritti della persona e dei popoli (link), Corsi di alta formazione e corsi di aggiornamento professionale rivolti ad insegnanti, funzionari ed amministratori locali, rappresentanti di organizzazioni di società civile, operatori dei servizi sociali, giovani in servizio civile.
4. Sul piano locale e regionale il Centro di Ateneo opera in collaborazione con la Regione del Veneto sin dal 1988 a seguito della adozione della legge regionale 30 marzo 1988, n.18 “Interventi regionali per la promozione di una cultura di pace”. Oggi la materia è regolamentata dalla Legge regionale 21 giugno 2018, n. 21 “Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile”, il cui articolo 1 recita: "La Regione del Veneto riconosce la pace e lo sviluppo quali diritti fondamentali della persona e dei popoli ed opera all’interno del territorio regionale per garantire e rendere effettivi i diritti umani, le libertà fondamentali dell’uomo, la cultura di pace e la cooperazione allo sviluppo, in coerenza con i principi della Costituzione italiana, del diritto europeo e di quello internazionale".
Sulla base di apposita convenzione con la Regione del Veneto, dal 1988 il Centro di Ateneo gestisce l’”Archivio Pace Diritti Umani”. L’Archivio ha funzioni di raccolta, elaborazione e messa a disposizione del pubblico di documenti, database tematici e risorse informative sui temi della pace, dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile. È lo strumento inteso ad assicurare il collegamento costante tra il Centro di Ateneo, la Regione del Veneto e i soggetti più immediatamente interessati alla promozione e alla pratica della cultura dei diritti umani e della pace: associazioni di volontariato, organizzazioni non governative, enti locali, scuole, centri culturali, istituzioni religiose, partiti, sindacati. È uno dei principali portali internet attivi in Italia espressamente dedicato alla diffusione della cultura civica e politica fondata sulle norme e i principi della Costituzione della Repubblica Italiana e del diritto internazionale dei diritti umani che si radica nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione universale.
Il Centro di Ateneo fa parte del Tavolo regionale sui diritti umani e la cooperazione allo sviluppo sostenibile con compiti consultivi sulla programmazione regionale e di consulenza nei confronti degli organi regionali nelle materie previste dalla L.R. 21 giugno 2018, n. 21.
Il Centro di Ateneo partecipa anche ai lavori del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne quale organismo di supporto, consultazione e indirizzo nei confronti della Giunta regionale per l’attuazione della L.R. n. 5/2013.
Il Centro collabora attivamente con il Centro Veneto Progetti Donna, Centro Antiviolenza di Padova e Provincia, con il quale ha siglato da tempo un Protocollo di Intesa per la realizzazione di molteplici attività di ricerca, formative e di sensibilizzazione e con la rete nazionale dei Centri Antiviolenza D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza - che a sua volta è partner di WAVE, Women Against Violence Europe.
Nell'ambito della intensa cooperazione con gli enti locali e regionali, il Centro ha siglato numerosi protocolli di intesa e accordi di cooperazione con, tra gli altri, il Comune di Padova (per la realizzazione di attività di informazione e formazione con scuole, enti locali e associazioni del territorio), il Comune, la Questura e la Prefettura di Venezia (con riferimento al tema del contrasto alla tratta di esseri umani), il Comune di Vicenza (per la promozione della cultura della pace), il Coordinamento nazionale dei difensori civici regionali.
Un partenariato strategico è quello con la Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e la collegata Rete Nazionale delle Scuole di Pace. Il Centro di Ateneo fornisce supporto scientifico nell’organizzazione della storica Marcia della pace e della fraternità PerugiAssisi, nella elaborazione di programmi di educazione ai diritti umani e alla pace nel quadro dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, e nello sviluppo di politiche locali per la promozione e la protezione dei diritti umani.
Nel quadro di questo fertile partenariato, il Centro di Ateneo ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con il Comune di Pellegrino Parmense, terra natale di Antonio Papisca. L’accordo prevede una collaborazione per la diffusione del pensiero, dell’opera e degli insegnamenti del professor Antonio Papisca mediante: a) la valorizzazione del Comune di Pellegrino Parmense dove è nato e ha scelto di riposare; b) il riconoscimento del Comune di Pellegrino Parmense come “Città della pace”, “Cantiere di pace e di futuro”; c) la realizzazione di una Scuola di Pace tesa alla formazione di una nuova generazione di costruttrici e costruttori di pace.
Con il Comitato regionale Veneto per l’Unicef è in atto un protocollo d’intesa in base al quale si svolgono presso il Centro “laboratori” sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il Centro di Ateneo nello svolgimento delle sue attività formative policy e action oriented collabora con numerosi networks e organizzazioni non governative italiane. Si ricordano, tra le altre: Save the Children, Fondazione Banca Etica, Amnesty International, Associazione delle ONG Italiane, FOCSIV, CIPSI, Caritas, ACLI, Beati i Costruttori di Pace, Pax Christi, MIR, Movimento Nonviolento, Mani Tese, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità di Sant’Egidio, Rete italiana pace e disarmo, Centro Studi Difesa Civile, Rete in Difesa Di, Rete italiana disabilità e sviluppo, Disabled Peoples’ International, …
5. Il Centro di Ateneo collabora con i principali organi governativi e parlamentari per la promozione dei diritti umani: Comitato interministeriale per i diritti umani del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità (DPO) della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei settori della tratta di esseri umani e della violenza nei confronti della donna; Dipartimento per la Gioventù e il Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la sperimentazione dei “Corpi Civili di Pace”; Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato della Repubblica; Comitato per la promozione dei diritti umani nel mondo della camera dei Deputati.
Il Centro collabora con il DPO sia sul tema della violenza contro le donne che su quello della tratta e le altre gravi forme di sfruttamento. Per ciò che concerne la tratta e le atre gravi forme di sfruttamento, il Centro è referente scientifico per il Numero Verde Nazionale Antitratta gestito dalla Regione del Veneto per il tramite del DPO relativamente alle attività che sviluppa nell’Osservatorio sui fenomeni della tratta e del grave sfruttamento.
Particolarmente significativa è la partecipazione del Centro di Ateneo nella sperimentazione dei Corpi civili di pace avviata con Decreto del 7 maggio 2015 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il Presidente del Centro fa parte del Comitato di monitoraggio e valutazione della sperimentazione del contingente dei Corpi civili di pace creato in virtù del decreto ministeriale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel quadro delle attività della Cattedra Unesco Diritti umani, democrazia e pace, il Centro di Ateneo collabora con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.
Il Centro di Ateneo collabora con i principali organismi di promozione e protezione dei diritti umani dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, dell’UNESCO, dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, del Consiglio d’Europa, della Commissione europea.
Il Centro di Ateneo intrattiene rapporti di collaborazione con diversi istituti di ricerca europei e internazionali. Tra i più recenti si segnalano: Human Rights Consortium, University of London; School of Global Studies, University of Gothenburg; School of Advanced Studies, University of London; European Training Centre for Human Rights and Democracy and UNESCO Chair in Human Rights and Human Security, University of Graz; South Africa Labour and Development Research Unit, University of Cape Town; Law and Development Research Group, University of Antwerp; Institute of International Studies, University of Wrocław; Institut des Droits de l’Homme, Lyon Catholic University; Association of Human Rights Institutes.
6. L’attività di ricerca del Centro di Ateneo ha, fin dall’inizio, perseguito l’obiettivo di contribuire all’approfondimento e alla disseminazione della cultura dei diritti umani partendo dall’assunto che il “sapere dei diritti umani” è un sapere assio-pratico e irenico, costitutivamente inter- e trans-disciplinare ed orientato all’azione, che si propone di costruire la pace, quale opera della giustizia, non soltanto tra le persone, i gruppi e i popoli, ma anche tra i “saperi” particolari.
Scelta strategica del Centro di Ateneo è quella di finalizzare i risultati della propria ricerca, in via primaria, alla loro utilizzazione per programmi educativi e formativi, oltre che (ovviamente) nel sistema universitario, anche all’interno di mondi vitali quali la scuola di ogni ordine e grado, la rete delle organizzazioni di società civile solidaristica, gli enti di governo locale. A tal fine, il Centro è costantemente impegnato a elaborare e aggiornare piani di insegnamento e moduli educativi.
La ricerca del Centro di Ateneo si caratterizza per l’accentuata dimensione glocalistica, in base al duplice assunto che lo spazio territoriale e funzionale dei diritti umani travalica quello delle frontiere nazionali e che il principio di sussidiarietà può fecondamente operare in questo campo privilegiando, per la dimensione territoriale, i poli terminali della governance locale e della governance sopranazionale, e per la dimensione funzionale, la operatività delle organizzazioni non governative e dei movimenti sociali transnazionali.