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10/11/2020

20° anniversario dell’agenda Donne, Pace e Sicurezza: dibattito online “Genere, Clima e Conflitto”, 21 ottobre 2020

In tutto il mondo si stanno svolgendo iniziative per celebrare il ventesimo anniversario della Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite su Donne Pace e Sicurezza. Tra queste rientra il dibattito online svoltosi il 21 ottobre 2020 dal titolo “Gender, Climate and Conflict: Women Peace and Security in a Vulnerable World”, promosso dalla UK Mission to the European Union, la rete Gender Action for Peace and Security (GAPS), in collaborazione con la London School of Economics Centre for Women Peace and Security (LSE WPS) e il Women's International Peace Centre (WIPC).

Al centro della discussione le sfide riguardanti l’agenda Donne Pace e Sicurezza nei prossimi anni, con un focus particolare su un aspetto fortemente innovativo: l’intersezione tra genere, conflitti e clima.

Rappresentanti di istituzioni internazionali (UN, UE) ed esperte di organizzazioni della società civile hanno offerto spunti di riflessione sugli impegni presi per l’attuazione dell’agenda e sulle sfide globali, attuali e future.

Tra gli argomenti trattati: l’impatto del cambiamento climatico sulle questioni di genere; il collegamento tra insicurezza alimentare e aumento della violenza di genere; la sfida del coordinamento e la condivisione di informazioni tra attori operanti nel nesso tra aiuto umanitario, sviluppo e pace a livello operativo.

Sono stati richiamati i risultati del Rapporto congiunto promosso dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) - "Gender Climate and Security: Sustaining inclusive peace on the frontlines of climate change" - che dimostrano, attraverso casi di studio provenienti da diversi paesi (Nigeria settentrionale, Sudan, Egitto e Pakistan), la dimensione di genere dell’impatto ambientale , a fronte di un ancora scarso supporto finanziario per i progetti che combinano la lotta al cambiamento climatico con i diritti delle donne (0,01% dei finanziamenti mondiali). Per questo è fondamentale una complementarietà delle politiche accompagnata da investimenti mirati.

Nel dibattito finale sono inoltre emerse le sfide e le minacce che le donne attiviste che lottano per i diritti fondiari e per il potere decisionale devono affrontare. Come in tutti gli aspetti dell’attuazione dell’agenda Donne Pace e Sicurezza la cooperazione tra esperti e governi ma soprattutto tra coloro che lavorano e vivono in prima linea le crisi rimane fondamentale.