Italia

Consiglio d’Europa: primo rapporto di valutazione sull'Italia del Gruppo di esperti sulla lotta alla tratta di esseri umani (GRETA)

Ritratto di donna, Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta alla tratta degli esseri umani
© Council of Europe

Il 22 settembre 2014, il Gruppo di esperti sulla lotta alla tratta di esseri umani del Consiglio d’Europa (GRETA) ha pubblicato il primo rapporto di valutazione relativo alle azioni intraprese dall’Italia per prevenire e combattere tale fenomeno, ai sensi della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani.

Il rapporto mette in luce l’importanza dei passi compiuti dal Paese per la per la prevenzione e la lotta alla tratta ma sottolinea al contempo le sfide aperte che l’Italia deve ancora affrontare per rispondere alla Convenzione di cui è parte.

Specificamente, tra le note positive il Gruppo di Esperti sottolinea gli sviluppi intervenuti sotto il profilo giuridico per la lotta al traffico di esseri umani e nell’ offerta di prestazione di assistenza a lungo termine, e rivolge il suo plauso al ruolo centrale giocato dalle organizzazioni di società civile nella creazione di network regionali e locali utili alla rilevazione e l’assistenza delle vittime di tratta. Proprio in relazione a quest’ultimo punto, il GRETA insiste comunque perché maggiori sforzi siano compiuti per un miglior coordinamento tra gli attori coinvolti a livello nazionale nonché per l’adozione di un esaustivo Piano di Azione Nazione contro il traffico di esseri umani.
Il GRETA, inoltre, raccomanda alle autorità italiane di:

  • adoperarsi per lo sviluppo di misure destinate a sensibilizzare la cittadinanza anche al fine di scoraggiare la domanda dei servizi delle vittime della tratta umana;
  • porre maggiore attenzione alla tratta di esseri umani ai fini di sfruttamento del lavoro, specificamente in settori ad alto rischio quali l’agricoltura, l’edilizia, l’industria tessile, il turismo e il lavoro domestico;
  • migliorare le procedure di identificazione delle vittime introducendo un meccanismo nazionale di identificazione e rinvio nonchè intensificando gli sforzi per la corretta differenziazione tra richiedenti asilo, migranti irregolari e bambini stranieri non accompagnati;
  • rafforzare l’efficacia delle indagini e delle azioni penali per i reati connessi alla fattispecie criminosa e di avvalersi di tutte le misure possibili per la protezione delle vittime e dei testimoni di traffico.

Infine, se il Gruppo accoglie di buon grado la possibilità per le vittime di ricevere il permesso di soggiorno sia sulla base della propria situazione personale che in cooperazione con le autorità, invita le autorità stesse a garantire che le vittime possano beneficiare appieno dei propri diritti. In più, il periodo di riflessione e di reintegro previsti dalla Convenzione devono essere chiaramente definiti per legge.

Il Gruppo di esperti (GRETA), composto di 15 esperti indipendenti con riconosciuta competenza nel campo dei diritti umani, dell’assistenza e protezione delle vittime di tratta  è stato istituito ai sensi dell’art. 36 della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, e ha la funzione di monitorare l’implementazione della stessa da parte degli Stati che la hanno ratificata.

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