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Crisi Afghana: i leader dell'OSCE condannano la violenza in Afghanistan e la destabilizzazione della regione, chiedono il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto

Bandiere dei Paesi membri dell'OSCE
© OSCE

La Presidente dell'Assemblea parlamentare dell’OSCE Margareta Cederfelt (Svezia) ha convocato il 25 agosto una riunione online con i capi delle delegazioni dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE e i rappresentanti degli uffici sul campo, e altre strutture OSCE competenti, come il Centro di prevenzione dei conflitti.

I leader dell'OSCE hanno condannato la violenza in Afghanistan ed espresso la loro profonda preoccupazione per gli sviluppi in corso, riaffermando l’impegno dell'OSCE a garantire la sicurezza in tutta la regione. I colloqui si sono concentrati sulla sicurezza delle frontiere, sui possibili flussi di rifugiati, sulla radicalizzazione, sulla criminalità transnazionale e sui diritti umani, compresi i diritti delle donne e delle ragazze, nonché delle minoranze etniche e religiose.

Il Presidente in carica dell'OSCE, la Ministra degli Affari Esteri svedese Ann Linde, il Segretario Generale dell'OSCE Helga Maria Schmid e il Direttore dell'Ufficio dell'OSCE per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR) Matteo Mecacci hanno espresso serie preoccupazioni per il trattamento del popolo afghano, in particolare delle donne e delle ragazze, a seguito delle notizie di un aumento delle violenze e della difficoltà di assicurare l'ordine pubblico in Afghanistan.

E’ stata inoltre ribadita l'importanza del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto ed è stata invocata la fine immediata delle violenze brutali e delle persecuzioni dei civili, così come dei difensori dei diritti umani, dei giornalisti e dei lavoratori dei media. "La situazione attuale dimostra al di là di ogni possibile dubbio che garantire condizioni stabili di sicurezza è possibile solo quando i principi democratici sono seguiti da tutti gli attori politici e il rispetto dei diritti umani di tutti gli individui della società è garantito", ha detto il direttore dell'ODIHR Mecacci. 

I leader hanno sottolineato, inoltre, la presenza di forti partenariati dell'Organizzazione con gli Stati partecipanti e i Partner per la cooperazione nella regione, compreso l'Afghanistan.
"L'Afghanistan è un partner OSCE per la cooperazione dal 2003. Il nostro partenariato è stato istituito ed è stato mantenuto sulla base del sostegno dell'Afghanistan ai principi e agli impegni dell'OSCE - contribuendo a garantire la sicurezza e la parità di diritti per il suo popolo, in particolare per le donne e le ragazze", ha detto il Segretario generale Schmid. "Questo continuerà a determinare la portata del nostro futuro sostegno e della nostra cooperazione".

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