A A+ A++
5/3/2017
Mauro Palma, Membro del Comitato per la Prevenzione della Tortura, Consiglio d'Europa, Centro diritti umani, 12 dicembre 2011
© Centro diritti umani/Centro diritti umani

Garante nazionale dei diritti dei detenuti: presentazione della prima relazione sulle attività svolte nel primo anno di istituzione, Roma 21 marzo 2017

Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, alla fine del primo anno della sua istituzione, presenterà al Parlamento la sua prima Relazione sulle attività svolte.

Tale Relazione sarà illustrata alle Autorità il 21 marzo prossimo alle ore 10.00 nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. La cerimonia sarà ospitata dalla Presidente Laura Boldrini e vedrà la presenza delle Istituzioni nazionali e internazionali con le quali il Garante nazionale coopera con il comune obiettivo della tutela dei diritti delle persone private della libertà personale.

Il Garante è una figura di garanzia dei diritti delle persone private della libertà. In Italia un percorso avviato fin dal 1997 ha portato all’istituzione del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale alla fine del 2013, ma la nomina del Collegio e la costituzione dell’Ufficio, che hanno consentito l’effettiva operatività, sono avvenuti solo nei primi mesi del 2016.

Si tratta di un organismo indipendente in grado di monitorare i luoghi di privazione della libertà. Lo scopo è quello di individuare eventuali criticità e trovare soluzioni per risolverle. Inoltre, presso le istituzioni sulle quali esercita il proprio controllo, il Garante nazionale ha il compito di risolvere quelle situazioni che generano occasioni di ostilità o che originano reclami proposti dalle persone ristrette.

Nel caso italiano, il Garante nazionale ha altri due compiti. Il primo riguarda un obbligo derivante dalla ratifica del protocollo opzionale delle Nazioni Unite per la prevenzione della tortura, che prevede la predisposizione di un meccanismo nazionale indipendente per monitorare i luoghi di privazione della libertà, al fine di prevenire qualsiasi situazione di possibile trattamento contrario alla dignità delle persone. Il secondo riguarda il monitoraggio dei rimpatri degli stranieri extra-comunitari irregolarmente presenti sul territorio italiano e che devono essere accompagnati nei paesi di provenienza. La direttiva europea sui rimpatri (2008) prevede che ogni paese monitori la situazione con un organismo indipendente.

Il Garante nazionale è costituito in collegio, composto dal presidente e da due membri, i quali restano in carica per cinque anni non prorogabili. Al momento il collegio è composto da Mauro Palma (Presidente), Daniela De Robert e Emilia Rossi.