Human Rights Watch: pubblicato il rapporto annuale 2022
Human Rights Watch ha pubblicato il 32° rapporto annuale sulle tendenze dei diritti umani nel mondo. Il rapporto riassume le tendenze e gli sviluppi dei diritti umani in oltre 100 paesi e territori nel 2021.
Il rapporto viene aperto dal Direttore Esecutivo di HRW Kenneth Roth che scrive che sebbene i regimi autocratici si siano scontrati con significativi contraccolpi nel 2021, la democrazia potrà prosperare solo se i leader democratici si impegneranno e faranno un lavoro migliore nell'affrontare i problemi globali.
Per quanto riguarda l’Italia, Human Rights Watch ha osservato che la pandemia Covid-19 continua ad avere un forte impatto negativo sul godimento dei diritti, in particolare per quanto riguarda l'accesso all'istruzione e al lavoro. HRW segnala poi che sebbene l’Italia abbia continuato a permettere gli sbarchi dei migranti che intraprendono la rotta attraverso il Mar Mediterraneo, ha rinnovato la sua cooperazione in materia di migrazione con la Libia e ha ostacolato le ONG che conducono operazioni di salvataggio in mare. Anche HRW ha espresso preuccupazione per il rifiuto del Senato Italiano del DDL Zan, un disegno di legge per rendere reato l'incitamento alla violenza o alla discriminazione basata su sesso, genere, orientamento sessuale o identità di genere. Per quanto riguarda i diritti riproduttivi e la salute delle donne, spesso le autorità non hanno adottato misure per garantire l'accesso all'aborto in aree in cui permangono significative barriere all'accesso, compresi alti tassi di obiezione di coscienza. Infine la Commissione Europea ha rilevato preoccupazioni relative allo stato di diritto per quanto riguarda il sistema giudiziario e i media, riferendosi alla necessità di rafforzare l'indipendenza della magistratura, l'eccessiva lunghezza dei procedimenti in Italia e i diversi casi di intimidazione, violenza ed interferenze esterne nei confronti dei media e giornalisti.
Il rapporto di quest’anno è dedicato alla scomparsa di Dewa Mavhinga, Southern Africa director di Human Rights Watch, morto il 4 dicembre 2021.