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In seguito ai recenti respingimenti effettuati dall’Italia verso la Libia, l’Alto Commissario António Guterres ha chiesto alla Commissione Europea di convocare un incontro tra Italia, Malta, Libia, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e altri partner per una una soluzione più soddisfacente alla migrazione irregolare nel Mediterraneo.
Intervenendo sulla vicenda, il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, aveva detto nei giorni scorsi che i respingimenti in mare di immigrati impediscono l'esercizio del diritto d'asilo.
Nella lettera inviata ieri al vicepresidente della Commissione Europea Jaques Barrot, Guterres ha detto che "l'Acnur si rende conto della pressione esercitata dalla migrazione irregolare in Italia e in altri Stati membri dell'Unione Europea” (Ma che) “al tempo stesso l’UNHCR ritiene che siano a rischio i principi fondamentali che dovrebbero guidare la risposta a questi movimenti di popolazione. In linea con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea garantisce il diritto di chiedere asilo in caso di persecuzione e stabilisce che il principio di diritto consuetudinario internazionale del non-respingimento esclude il ritorno a situazioni dove la vita o la libertà dell’individuo siano messe a repentaglio”.
Guterres sottolinea che la concessione di asilo resta una responsabilità dei singoli stati e che l’attività dell’UNHCR non può rappresentare in alcun modo un sostituto di tale responsabilità.
16/7/2009