Nazioni Unite: Preoccupazione per l'operazione militare israeliana in corso a Jenin
Gli attacchi aerei israeliani in corso a Jenin hanno suscitato grande preoccupazione nella comunità internazionale. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha sottolineato l'urgenza di condurre operazioni militari in conformità con il diritto internazionale umanitario al fine di proteggere i civili. L’incursione è stata seguita da un altro attacco avvenuto il 19 giugno, che ha causato la morte di 4 palestinesi e 91 feriti.
Secondo l'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (OCHA), gli attacchi aerei hanno causato la morte di almeno 10 palestinesi, tra cui tre bambini. Oltre 100 persone sono rimaste ferite, di cui 20 in condizioni critiche. In un presunto atto di rappresaglia, un uomo palestinese ha investito dei pedoni a Tel Aviv, ferendo sette persone. Hamas, il gruppo militante palestinese, ha rivendicato l'attacco come risposta all'operazione militare a Jenin.
Gli attacchi aerei hanno inflitto danni significativi alle strutture residenziali, provocando la perdita di servizi essenziali come l'acqua potabile e l'elettricità per la maggior parte dei residenti del campo di Jenin. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) gestisce strutture vitali nel campo, tra cui scuole e centri sanitari, ma queste strutture sono ora inutilizzabili a causa degli scontri in corso. L'UNRWA evidenzia con urgenza la necessità di cibo, acqua e latte in polvere, in particolare per i bambini.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) esprime profonda preoccupazione per il sovraccarico del fragile e sottofinanziato sistema sanitario di Jenin. L'entità delle lesioni ha sopraffatto le strutture mediche, mentre la distruzione delle strade nel campo ostacola i soccorsi. Le forze israeliane hanno effettuato controlli all'ingresso del campo, impedendo ulteriormente la tempestiva assistenza medica alle persone gravemente ferite.
Tali aggressioni non solo ostacolano l'accesso all'assistenza sanitaria, ma violano anche il diritto ai servizi medici. L'OMS condanna fermamente questi attacchi e sottolinea un significativo aumento degli episodi legati all'assistenza sanitaria in Cisgiordania, i primi 5 mesi del 2023 l’OMS ha documentato almeno 124 attacchi.