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A più di vent’anni dalla storica Dichiarazione di Pechino, la crisi da Covid19 ha messo in luce le disparità di genere esistenti, evidenziando la lentezza dei progressi fatti finora. Il Generation Equality Forum (GEF) 2021 dà avvio a una serie di eventi per rilanciare l’attuazione degli impegni assunti a Pechino, puntando ad accelerare i progressi verso la parità di genere entro il 2030.
Inaugurato il 29 – 31 marzo scorso a Città del Messico, il Generation Equality Forum è organizzato da UNWOMEN e co-presieduto dai governi di Francia e Messico, con la stretta collaborazione della società civile, e si concluderà a Parigi con il vertice finale previsto dal 30 giugno al 2 luglio.
Il forum si pone l’obiettivo di far fronte a questo particolare momento storico rispondendo alle problematiche in campo di parità di genere aggravate dalla crisi attraverso una coalizione multi-stakeholder che riunisce governi, ONG, gruppi guidati da giovani, reti internazionali e settore privato. L’evento coinvolge circa 10.000 persone, tra cui oltre 250 relatori provenienti da 85 paesi.
Quest’anno i lavori sono improntati ad un “bold, unapologetic and concrete progress towards gender equality” attraverso un approccio bottom up e intergenerazionale, che si riflette anche sulla composizione dell’organo decisionale del GEF stesso – il Core Group - nel quale accanto alle rappresentanti di UNWomen sono presenti i portavoce di Association for Women’s Rights in Development e Women for Change e due esponenti della Generation Equality Youth Task Force.
Nell’ambito del Forum sono state create sei coalizioni tematiche, le Action Coalitions, nate per favorire la cooperazione tra i diversi stakeholders e per definire un percorso di misure concrete alfine di ottenere “game-changing results” nei settori critici per il raggiungimento della parità di genere:
Le Action Coalitions sono piattaforme guidate da gruppi misti di società civile, organizzazioni internazionali e imprese che hanno formulato una serie di azioni ben definite dal punto di vista degli obiettivi quantitativi e qualitativi da conseguire (Blueprint).
Tra le novità più interessanti vi è l’introduzione di un compact specifico su Donne Pace e Sicurezza, il Women, Peace & Security and Humanitarian Action Compact, il quale pone particolare attenzione alle donne ed alle ragazze “conflict and crisis affected”. Il WPS-HA Compact si qualifica come uno strumento fondamentale per mettere a sistema il quadro normativo e di coordinamento già esistente e riferito non solo all’Agenda “Donne, Pace e Sicurezza” delle Nazioni Unite, ma anche al campo specifico dell’azione umanitaria, attraverso un partenariato innovativo, globale e multi-stakeholder che include governi, società civile, le organizzazioni internazionali e regionali, il mondo accademico e il settore privato.
Per saperne di più e rimanere aggiornati su tutti gli ultimi sviluppi: https://forum.generationequality.org/
4/6/2021