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11/8/2021

OIL: perdita sproporzionata di lavoro e di reddito tra uomini e donne a seguito della pandemia

Un recente documento pubblicato dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) mostra come le disuguaglianze nel mondo del lavoro tra uomini e donne siano state esacerbate dalla pandemia da Covid-19: l'agenzia delle Nazioni Unite calcola che ci saranno 13 milioni di donne impiegate in meno nel 2021 rispetto al 2019, mentre il numero degli impiegati uomini rimarrà invariato. Solamente il 43,2% del numero totale di donne in età lavorativa sarà effettivamente impiegato a livello mondiale nel 2021, rispetto al 68,6% per gli uomini.


Il documento evidenzia come le donne abbiano subito maggiormente gli effetti della pandemia in termini di perdita del lavoro e del reddito, a causa della loro numerosa presenza nei settori più duramente colpiti, come quelli legati ai servizi di alloggio e ristorazione, e al settore manifatturiero. A livello globale tra il 2019 e il 2020 il tasso di occupazione femminile è diminuito del 4,2%, con una conseguente perdita di 54 milioni di posti di lavoro, mentre il tasso di occupazione maschile è diminuito del 3%, portando ad una perdita di oltre 60 milioni di posti di lavoro.


Chiaramente il fenomeno ha avuto un impatto diverso nelle varie regioni, vedendo il continente americano al primo posto con il calo maggiore in termini di impiego femminile, seguito dagli Stati arabi, Asia e Pacifico, Europa ed Africa.
Ci sono stati alcuni Paesi che sono riusciti a garantire integrazioni salariali e altre sovvenzioni alle donne, come Cile e Colombia ad esempio; Messico e Kenya invece hanno istituito delle quote per garantire che le donne beneficiassero dei programmi relativi al pubblico impiego.


L'OIL sottolinea la necessità di mettere l'uguaglianza di genere al centro dello sforzo di recupero a seguito della pandemia, sviluppando strategie che includano ad esempio investimenti nell'assistenza sociale, garanzie per un accesso universale alla protezione sociale, uguaglianza di retribuzione per lavori di pari valore, politiche di contrasto a violenze e molestie nel mondo del lavoro, promozione della partecipazione delle donne nelle istituzioni e negli organismi decisionali.