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2/7/2021

Richiesta di Solidarietà Internazionale: libertà di espressione nel Kurdistan Iracheno

L'Iraqi Civil Society Solidarity Initiative (ICSSI) ha lanciato la campagna "Protect Iraqi Human Rights Defenders Now!" per fare luce su ciò che sta accadendo nel Kurdistan Iracheno in violazione della libertà di stampa e di espressione, oggi sotto attacco. E' infatti in corso una persecuzione giudiziaria senza precedenti di attivisti e giornalisti che denunciano la corruzione, i bombardamenti turchi, e le violazioni dei diritti umani nella regione. Cinque di loro - Sherwan Sherwani, Hariwan Essa, Guhdar Zebari, Shvan Saeed, ed Eyaz Karam - sono già stati condannati a 6 anni di prigione, con l'accusa di "minacciare la sicurezza e la stabilità della regione curda dell'Iraq", mentre a Luglio altri 9 giornalisti verranno sottoposti a processo.

Sono state riportate numerose irregolarità nella conduzione dei processi: tra queste il rifiuto di concedere agli avvocati l'accesso alle prove, o l'estorsione denunciata da tutti gli imputati di "confessioni" sotto tortura da parte dei membri dell'agenzia di sicurezza e intelligence del Governo Regionale Curdo (KRG).

E' la prima volta in cui l'intimidazione non si ferma all'arresto, ma prosegue nelle aule dei tribunali fino alle sentenze di incarcerazione; si stima che oltre 60 attivisti siano trattenuti nelle carceri del KRG in via "cautelare": questa escalation della criminalizzazione è un processo che va ostacolato con forza.

La campagna perciò sta chiamando alla solidarietà internazionale, chiedendo alla società civile di inviare osservatori internazionali al processo, dove probabilmente sarà presente anche la missione UE e delle Nazioni Unite in Iraq.
Per ulteriori informazioni sulla situazione dei difensori e delle difensore dei diritti umani in Iraq e nel Kurdistan Iracheno si rimanda al sito dell'ICSSI e della campagna, sotto riportati.