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Sesto forum internazionale su pace e sport. Sochi, 31 ottobre – 2 novembre 2012

Un ragazzo haitiano durante la gara di salto in lungo nella giornata degli sport per la pace a Port-au-Prince. La giornata degli sport era stata organizzata dalla missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite a Haiti (MINUSTAH) insieme con l'Ambasciata brasiliana e l'organizzazione non governativa Viva Rio.
© UNPhoto

Si è svolta, nella città di Sochi in Russia, la sesta edizione del Forum internazionale su pace e sport. L'evento, organizzato da “Pace e Sport”, ha costituito una piattaforma per il dialogo e la cooperazione con la finalità primaria di sfruttare il potere dello sport per contribuire al raggiungimento e il mantenimento della pace a livello globale.

Questa edizione del forum ha riunito oltre 700 tra rappresentanti politici e personalità influenti provenienti dal mondo della governance dello sport, della politica delle organizzazioni internazionali, dell'università, delle ONG e del settore privato, nonché atleti di alto livello, provenienti da più di 100 paesi. Tali personalità sono state invitate per discutere, attraverso sessioni plenarie, workshop su temi specifici e una serie di eventi collaterali, le modalità in cui lo sport può agire come catalizzatore per la pace e lo sviluppo e portare un contributo tangibile ai processi di pace e ai progetti di peace-building in tutto il mondo.

Quella di Sochi, città che ospiterà i prossimi Giochi Olimpici invernali del 2014, è stata la prima edizione di questo Forum internazionale tenutasi in un paese diverso dal Principato di Monaco.

L'organizzazione “Pace e Sport”, fondata nel 2007 dal pentatleta Joel Bouzou opera per la costruzione di una pace sostenibile attraverso lo sport. Tale obiettivo è perseguito attraverso la promozione della pratica dello sport e il sostegno dei valori sportivi per educare le giovani generazioni a lavorare per la promozione della stabilità sociale, la riconciliazione e il dialogo tra le comunità. L'organizzazione ha sede nel Principato di Monaco e gode dell'alto patrocinio di Principe Alberto II di Monaco.

 

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