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3/4/2013
© World Social Forum

Si è conclusa a Tunisi l'edizione 2013 del World Social Forum

Si è conclusa con una marcia a favore del popolo palestinese l'edizione 2013 del World Social Forum (WSF), svoltasi dal 26 al 30 marzo a Tunisi. La parola chiave che ha fatto da titolo e filo rosso dell'intero evento, ospitato per la prima volta da un Paese arabo, è stata “dignità”.

“Dignità” che significa diritti da rivendicare e conquistare, ma anche difesa dell’ambiente, lavoro, democrazia, giustizia sociale, lotta al neo-liberismo.

Dalla prima edizione del 2001, tenutasi a Porto Alegre in Brasile, il World Social Forum si è caratterizzato per essere uno spazio aperto – plurale, diverso, non governativo ed imparziale – che stimola il dibattito decentralizzato, la riflessione, la preparazione di proposte, lo scambio di esperienze e le alleanze tra movimenti e organizzazioni impegnate in azioni concrete verso un mondo più equo, solidale e democratico.

Nei cinque giorni del WSF 2013 associazioni, movimenti e organizzazioni le più diverse si sono riunite presso il Campus universitario di Al Manara a Tunisi: 4578 organizzazioni, oltre 30 mila persone provenienti da 127 Stati, per animare il Forum con oltre mille incontri, 70 spettacoli musicali, 100 film e oltre 50 esposizioni.

La mattina del 30 marzo il Forum ha vissuto il suo momento finale con la discussione nei gruppi di convergenza e l'adozione di numerose dichirazioni finali su temi quali: solidarietà internazionale di fronte alla crisi, religione ed emancipazione, lavoro, povertà, salute e protezione sociale, le lotte contro i grandi progetti inutili, le migrazioni, l’estrazione mineraria, il futuro del FSM, la sovranità alimentare.

Tra le attività organizzate dalla società civile italiana in occasione del World Social Forum, il Water Justice Day, promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua e dal Movimento Europeo e la partenza della Carovana antimafia, promossa da Arci, Libera, Avviso Pubblico e Cgil, Cisl e Uil.