A A+ A++
28/10/2011
Particolare della copertina del rapporto UNFPA - State of World Population 2011
© UNFPA

UNFPA: Rapporto sullo stato della popolazione mondiale 2011

In concomitanza con il raggiungimento del traguardo di 7 miliardi di persone nel mondo, che verrà raggiunto secondo le stime degli esperti di tendenze demografiche il 31 ottobre 2011, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, UNFPA, ha lanciato il nuovo rapporto sullo stato della popolazione mondiale (State of World Population 2011).

Secondo quanto affermato nel rapporto, questo traguardo cruciale sarà segnato da successi, ostacoli e paradossi. Mentre le donne in media hanno meno figli rispetto al 1960, le cifre della popolazione mondiale continuano a crescere. Globalmente, le persone sono più giovani e più anziane che mai. In alcuni dei paesi più poveri del mondo, l'alto tasso di fertilità ostacola lo sviluppo e mantiene la popolazione in un grave stato di povertà, mentre in alcuni dei paesi più ricchi, il basso tasso di fertilità fa si che ci siano meno persone che entrano nel mercato del lavoro. Esistono quindi serie preoccupazioni per le prospettive di crescita economica futura e per la vitalità dei sistemi sociali.

Il rapporto 2011 esplora alcuni di questi paradossi dalla prospettiva degli individui e descrive gli ostacoli che questi affrontano e superano nel tentativo di costruire vite migliori per se stessi, per le proprie famiglie, comunità e nazioni.

Il documento fa luce sui reali cambiamenti che vengono affrontati nella realtà quotidiana in un mondo di sette miliardi di persone, attraverso una raccolta di storie personali. I dati, infatti, provengono da 9 paesi, dove gli abitanti, gli esperti nazionali che studiano le tendenze demografiche e i politici che devono prendere decisioni basate sulle condizioni locali, parlano direttamente della propria vita e attività lavorativa; i 9 paesi sono: Cina, Egitto, Etiopia, Finlandia, India, Messico, Mozambico, Nigeria e Macedonia.

Illustrando i dati e le esperienze raccolte dagli abitanti di questi paesi, il rapporto sullo stato della popolazione mondiale 2011 porta avanti l'idea che con la pianificazione e i giusti investimenti nelle persone oggi – per potenziare la loro capacità di fare scelte non solo utili per se stessi ma per i beni comuni globali – il mondo di 7 miliardi di persone può avere città fiorenti e sostenibili, forze di lavoro produttive che possono alimentare la crescita economica, giovani popolazioni che contribuiscono al benessere delle economie e delle società e una generazione di persone anziane, in salute e attivamente impegnate nelle questioni sociali ed economiche delle loro comunità.