Ong e associazionismo

10 ottobre 2012: Giornata mondiale contro la pena di morte

Manifesto della giornata contro la pena di morte, 2012

Il 10 ottobre la Coalizione mondiale contro la pena di morte e gli abolizionisti di tutto il mondo tra cui Amnesty International festeggiano il 10° anniversario della Giornata mondiale contro la pena di morte. 

Quest’anno la Giornata mondiale si focalizza sui successi e sui progressi fatti in materia di abolizione. Sono diversi, i paesi nel mondo che, in questo decennio, hanno ridotto l’uso della pena di morte. Altri hanno posto fine a condanne ed esecuzioni, confermandone l’intenzione ratificando il Secondo protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici volto all’abolizione della pena capitale e votando a favore delle risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedono una moratoria sulle esecuzioni.

Rispetto a dieci anni fa, i paesi che attualmente eseguono di fatto condanne a morte sono diminuiti di più di un terzo: nel 2011, 21 paesi hanno registrato esecuzioni in confronto ai 31 paesi di 10 anni fa. Allo stesso modo, anche le condanne a morte sono diminuite, così come il numero di persone nel braccio della morte in alcuni paesi, a seguito di commutazioni di sentenze capitali.

Molti stati hanno ridotto l'applicazione della pena di morte come punizione inflitta ad alcune categorie di persone, inclusi i minori di 18 anni, le donne incinte, le persone che soffrono di malattie o ritardi mentali. Tali divieti sono in linea con le norme contenute nelle Salvaguardie a garanzia della protezione di coloro che affrontano una condanna a morte. 

Nonostante la progressiva restrizione della pena di morte, l'ultimo decennio ha visto anche la sua espansione in altre aree che destano preoccupazione:
• droga: in particolare, 32 paesi hanno ancora leggi che impongono la pena di morte per reati legati alla droga;
• terrorismo: alcuni paesi hanno adottato o emendato leggi che prevedono l'uso della pena di morte per alcuni atti di terrorismo, inclusi reati che non necessariamente hanno conseguenze letali. Spesso questi reati sono definiti in termini ampi e generici, quindi potrebbero essere applicati a una grande varietà di azioni;
• omosessualità: alcuni paesi, tra cui Liberia e Uganda, hanno cercato di avviare procedimenti legislativi per rendere punibile con la morte gli atti di omosessualità. Dopo le proteste internazionali, entrambi i governi hanno dichiarato che la pena di morte è stata rimossa dalle rispettive legislazioni nazionali.

Quest'anno oltre a celebrare tale anniversario, è anche il quarto anno in cui verrà presentata la risoluzione per una moratoria sulle esecuzioni alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite.

 

 

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