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Le associazioni della società civile contro la fornitura di armi a Israele: l’azione legale contro Leonardo e lo Stato italiano

Su sfondo nero ci sono alcuni dollari sulla sinistra, due pallottole al centro e il segno di due spari su un vetro.

Il 29 settembre 2025 le associazioni AssoPace Palestina, A Buon Diritto, ATTAC Italia, ARCI, ACLI, Pax Christi, Un Ponte Per e la Dott.ssa Hala Abulebdeh hanno depositato un ricorso presso il Tribunale civile di Roma, per chiedere che vengano dichiarati nulli i contratti di vendita e fornitura di armi stipulati da Leonardo con lo Stato di Israele e che sia vietata allo stesso la futura vendita di armi e di tecnologie militari.

Secondo quanto denunciato dalle associazioni, la vendita e la fornitura di armi da parte di Leonardo e lo Stato italiano a Israele è in contrasto:

  • con l’articolo 11 della Costituzione, perché Israele sistematicamente usa la guerra come strumento di oppressione nei confronti dei palestinesi e come strumento di risoluzione delle controversie internazionali;
  • con la legge n. 185 del 1990, che vieta l’esportazione di armamenti verso Stati le cui politiche sono in contrasto con il sopracitato Art. 11 o i cui governi siano responsabili di violazioni delle Convenzioni internazionali sui diritti umani;
  • con i Codici Etici e gli strumenti di due diligence della stessa Leonardo.

Questa iniziativa rappresenta una delle prime azioni legali lanciate contro una compagnia privata e un Paese membro dell’UE che sono coinvolti in accordi per la fornitura e la vendita di armi con lo Stato di Israele. Se il Tribunale civile di Roma riconoscerà la nullità dei contratti di fornitura di armi, Leonardo e lo Stato italiano non potranno più garantire sostegno militare ad Israele.

Con questa causa, le associazioni ricorrenti chiedono a Leonardo e allo Stato italiano di assumersi le proprie responsabilità di fronte allo sterminio della popolazione palestinese e alla sistematica violazione dei diritti umani causati dall’IDF e dal Governo israeliano non solo a Gaza, ma in tutta la Cisgiordania e Gerusalemme. 

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