27 Gennaio 2009 - Giornata Internazionale della Memoria
Nel 2005 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 27 gennaio “Giornata Internazionale della memoria” in ricordo dell’entrata delle truppe sovietiche, nel 1945, ad Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento nazista.
La commemorazione ha il significato di riconfermare la volontà di non dimenticare quanto è successo: ogni Paese membro delle Nazioni Unite ha l’obbligo di onorare la memoria delle vittime dell’Olocausto e di sviluppare e adottare programmi educativi per trasmettere alle generazioni future l’insegnamento tratto dalla Shoah e la memoria di ciò che è stato.
Ma non solo: attraverso questa Risoluzione (A/RES/60/7), come precisato in una sua clausola, viene presa una chiara posizione contro qualsiasi forma di negazione della Shoah come evento storico, così come viene espresso un forte apprezzamento nei confronti dei Paesi che operano attivamente nella preservazione e mantenimento dei luoghi della Shoah, come i campi di sterminio, i campi di concentramento e di lavoro forzato.
Per il 2010 il tema scelto per la riflessione è “Il lascito dei sopravvissuti”, che vuol sottolineare l’importanza delle lezioni che i sopravvissuti possono impartire alle generazioni future.
Considerato che sono sempre meno i sopravvissuti all’Olocausto in grado di raccontare le loro esperienze, condividere la loro storia è di primaria importanza per incoraggiare le generazioni future al rispetto per la diversità e ai diritti umani.
Durante la settimana del 25 gennaio 2010 sono previsti molti eventi commemorativi al Palazzo di Vetro di New York e nei Centri d’Informazione delle Nazioni Unite in diverse parti del mondo. Così anche in moltissimi centri italiani vengono svolte cerimonie e forme diverse di comunicazione per non dimenticare.