6 Febbraio - Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili
Il 6 Febbraio si celebra la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili (MGF). Per MGF s’intendono tutte quelle procedure che comportano l’asportazione parziale o totale degli organi genitali esterni della donna e/o il danneggiamento di tali organi per ragioni culturali o per altre ragioni non terapeutiche.
Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), insieme con l’UNICEF, conduce il più importante programma mondiale per accelerare l’abbandono di queste pratiche che pregiudicano l’uguaglianza tra i generi, oltre che i diritti delle donne alla salute, alla sicurezza e integrità fisica, il loro diritto di essere libere da tortura e atti crudeli, disumani o degradanti, e il diritto alla vita nei casi in cui le pratiche MGF conducano alla morte.
Pertanto il 20 Dicembre 2012, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Risoluzione A/RES/67/146, che ha istituito la giornata del 6 febbraio, riaffermando il suo impegno nella campagna internazionale contro tali pratiche, in linea con la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia (CRC), la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (CEDAW).
L’Italia ha supportato la realizzazione della campagna europea “END FGM”, promossa da Amnesty International, che ha sostenuto la forte richiesta fatta dal Parlamento europeo per porre fine alle mutilazioni genitali femminili attraverso una risoluzione congiunta adottata il 14 giugno 2012.
Tredici regioni hanno sottoscritto con il Dipartimento per le pari opportunità una convenzione e hanno messo in campo programmi e azioni di prevenzione, formazione e informazione, avvalendosi del fondo stanziato con legge 9 gennaio 2006, n.7 dal Dipartimento.