Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali: fermare la discriminazione e la profilazione etnica
Tra i paesi europei, razzismo e discriminazione durante i controlli da parte della polizia sono pratiche ancora presenti. Questo è quanto è stato concluso dall’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali (FRA) nel paper dal titolo “Your Rights Matter: Police Stops” che mostra come immigrati e persone appartenenti a minoranze etniche siano sottoposte a controlli da parte della polizia in modo più frequente rispetto al resto della popolazione.
In particolare, uomini, giovani, minoranze etniche, musulmani e persone che non si identificano come eterosessuali sono più soggetti a pratiche discriminatorie. Inoltre, le minoranze etniche spesso vengono sottoposte adabusi e violenza durante i controlli da parte della polizia, i quali richiedono documenti identificativi con una frequenza maggiore rispetto alla popolazione generale. Questo porta un senso di sfiducia verso la polizia e le autorità per le persone sottoposte a profilazione etnica.
Ad aggiungersi a questi dati preoccupanti, il Report sui Diritti Fondamentali del 2023 conclude che la profilazione etnica è ancora presente in Europa.
Date le preoccupazioni nate da questi risultati, la FRA ha lanciato un appello per porre fine alla discriminazione e alla profilazione etnica. L’Agenzia chiede agli stati di adottare misure concrete per prevenire e combattere il fenomeno che include discriminazione, molestie e violenze contro minoranze etniche. Michael O’Flaherty, direttore della FRA, sottolinea che il colore della pelle, i vestiti o la religione di una persona non devono essere motivo di target da parte della polizia e nessuno dovrebbe temere i controlli della polizia. Per questo motivo gli stati devono combattere il razzismo e impegnarsi per costruire una società fondata sulla fiducia. A tale scopo, la FRA ha pubblicato una Guida su come evitare la profilazione illegale.