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Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali: rispettare i diritti fondamentali nella lotta alla strumentalizzazione dei migranti

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L'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali ha pubblicato un nuovo documento di posizione che affronta il tema della risposta degli Stati membri dell'UE alle pressioni esercitate dai paesi terzi che utilizzano migranti e rifugiati. Anziché costruire barriere e limitare le procedure di asilo, il documento suggerisce modalità legali e legittime per affrontare la questione. Sottolinea come gli Stati membri possano contrastare la strumentalizzazione dei migranti utilizzando quattro tipi di misure pienamente conformi ai diritti fondamentali, anziché punire i rifugiati e i migranti.

Il diritto dell'UE definisce la “strumentalizzazione dei migranti” all'articolo 1, paragrafo 4, lettera b), del regolamento (UE) 2024/1359, che consiste di quattro elementi: l'attore (un paese terzo o un attore non statale ostile); azione (incoraggiare o facilitare il movimento di cittadini di paesi terzi verso le frontiere esterne dell'UE o verso uno Stato membro); intenzione (l'azione è compiuta con l'obiettivo di destabilizzare l'UE o uno Stato membro); intensità (l'azione può mettere oggettivamente a rischio funzioni essenziali dello Stato membro, compreso il mantenimento dell'ordine pubblico o la protezione della sua sicurezza nazionale). In tali circostanze, gli Stati sono autorizzati a limitare temporaneamente i diritti fondamentali per far fronte alla situazione.

Le quattro misure delineate nel documento di posizione sono:

  1. Contrastare gli attori che strumentalizzano i migranti e fermare il traffico di migranti sponsorizzato dallo Stato, imponendo sanzioni a tali Stati, piuttosto che punire i migranti e i richiedenti asilo.
  2. Consentire ai richiedenti asilo e ai migranti l'accesso alle procedure di asilo e garantire un trattamento umano.
  3. Affrontare le imprese che trasportano migranti alle frontiere, compresa la formazione del personale delle compagnie aeree e la revoca delle licenze alle agenzie di viaggio coinvolte in attività illegali come il traffico di migranti.
  4. Astenersi dalla militarizzazione delle frontiere, che confonde il confine tra azioni militari e gestione delle frontiere. Ciò può mettere a repentaglio i diritti fondamentali e la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea deve guidare tutte le operazioni relative alle frontiere che coinvolgono migranti e rifugiati.

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