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Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani: un appello per la salvaguardia delle persone migranti nel Mare Mediterraneo centrale

Migranti nel mare mediterraneo centrale.

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha rilasciato a maggio 2021 un nuovo Report - Lethal Disregard: Search and rescue and the protection of migrants in the central Mediterranean Sea - che raccoglie le esperienze dirette vissute dalle persone migranti nel loro viaggio tra la Libia e l'Europa. Si rivolge a tutte le parti coinvolte, tra cui il Governo libico di Unità Nazionale e le istituzioni e gli Stati Membri dell'UE, chiedendo di riformare urgentemente le politiche e le azioni di ricerca e soccorso (SAR, search and rescue) nel Mare Mediterraneo centrale, al fine di tutelare la sicurezza, la dignità e i diritti umani delle persone migranti che devono affrontare quella pericolosa tratta.

Molti migranti raccontano di essere stati lasciati per giorni alla deriva senza cure mediche adeguate, cibo o acqua; senza parlare degli orrori quotidiani vissuti in Libia. Per molti inoltre l’arrivo in Europa non sempre coincide con la fine dell’incubo: se riescono ad arrivarci, spesso devono affrontare detenzione, minacce di deportazione, condizioni di vita non adeguate e ostacoli nel ricevere assistenza in materia di cibo, alloggio e cure mediche.

Stando al Report, tra gennaio 2019 e dicembre 2020 almeno 2239 migranti hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale, partendo dalla Libia con l'obiettivo di arrivare in Italia o a Malta. Più di 500 persone hanno già perso la vita quest'anno.

Sono diverse le accuse rivolte alle autorità europee di aver soccorso in ritardo le imbarcazioni in difficoltà dei migranti, così come di averle respinte. Nel Report si legge di un coordinamento tra le istituzioni, gli Stati Membri dell'UE e la Guardia Costiera libica in cui le parti non garantiscono sufficienti standard umanitari per lo sbarco dei migranti in sicurezza, finendo per favorire i respingimenti dei migranti dalle acque internazionali verso la Libia.

Sono molte le storie raccolte tramite interviste con i migranti e visite sul campo, poiché il Report rientra in un progetto più ampio con il quale l'Alto commissariato delle Nazioni Unite intende identificare, documentare ed analizzare come le irregolarità nel rispetto e nella protezione dei diritti umani impattino le persone migranti in Libia e nelle regioni circostanti, al fine di formulare raccomandazioni adeguate ai governi interessati e ad altri stakeholder, perché garantiscano il rispetto degli standard internazionali dei diritti umani.

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