Apertura dell'anno giudiziario: la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo celebra i suoi 50 anni
Centocinquanta personalità del mondo giudiziario europeo hanno preso parte ad un seminario organizzato nell'ambito dell’apertura del 50° anno giudiziario delle Corte di Strasburgo. Il presidente della Corte, il giudice francese Jean-Paul Costa, ha sottolineato come il numero di casi presentati (quasi 100.000 casi pendenti) sia in costante aumento, ed ha rilevato che, purtroppo, le varie proposte di riforma hanno subito un arresto, anche se rimane la speranza che i diversi ostacoli possano essere superati. Al tempo stesso, la Corte non può, sempre secondo il presidente Costa, semplicemente continuare ad aumentare il suo personale e le risorse all’ infinito: si impone un cambiamento per garantire l'efficacia a lungo termine del sistema. Le linee principali della riforma sono chiare: completa attuazione delle norme della convenzione a livello nazionale; effettiva e completa esecuzione delle sentenze della Corte da parte degli Stati membri per garantire che la Corte non sia sovraccaricata con un gran numero di casi simili e, infine, una nuova struttura del meccanismo di protezione a Strasburgo che consenta alla Corte di concentrare i suoi sforzi sui casi più importanti. Dalle statistiche del 2008 si evince che l’Italia rimane ancora uno tra i sei stati in Europa con il maggior numero di casi pendenti presso la Corte di Strasburgo.