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Bielorussia. L'OSCE condanna gli attacchi alla libertà di stampa nel Paese.

Bandiere contenenti il logo dell'OSCE in russo, inglese e tedesco di fronte al Palazzo dell'Hofburg a Vienna
© OSCE

La Rappresentante per la libertà dei media dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), Dunja Mijatovic, ha invitato le autorità bielorusse a porre fine agli attacchi compiuti nei confronti dei media indipendenti e a rilasciare immediatamente i giornalisti imprigionati.
"Sono profondamente preoccupata da questa ondata di violenza, intimidazioni, arresti e persecuzioni senza precedenti nei confronti dei giornalisti, iniziata a seguito delle elezioni presidenziali dello scorso 19 dicembre 2010", ha affermato Dunja Mijatovic in una lettera al Ministro degli Esteri bielorusso Sergey Martynov.
Irina Khalip, corrispondente del quotidiano russo Novaya Gazeta, e Natalya Radina, editrice del sito web charter97.org, sono state arrestate e accusate di aver organizzato e preso parte a "disordini di massa". Entrambe rischiano fino a 15 anni di detenzione.
Inoltre, le forze di sicurezza hanno compiuto diverse irruzioni negli uffici del quotidiano Nasha Niva, della European Radio for Belarus e della stazione televisiva Belsat. Le abitazioni di numerosi giornalisti che collaborano con tali testate sono state perquisite ed il loro equipaggiamento sequestrato.
La Rappresentante per la libertà dei media ha invitato le autorità bielorusse a porre fine a tali azioni ostili nei confronti dei mezzi di informazione indipendenti e a rilasciare immediatamente Khalip e Radina. Inoltre, la signora Mijatovic ha notificato al Governo bielorusso la propria disponibilità ad effettuare una vista a Minsk nel prossimo futuro per assistere le autorità bielorusse ad applicare gli standard dell'OSCE in materia di libertà di informazione.

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