Consiglio d'Europa: conclusa la decima visita del Comitato per la prevenzione della tortura in Italia
Si è da poco conclusa la visita periodica in Italia del Comitato per la prevenzione della tortura e dei trattamenti o pene inumane e degradanti (CPT) del Consiglio d'Europa, l'organismo composto di esperti indipendenti deputato al controllo delle condizioni delle persone private della loro libertà, ai sensi dell'omonima Convenzione del 1987. Si tratta della decima visita condotta dal CPT nel nostro Paese, contando sia la visite periodiche, sia le visite ad hoc.
La delegazione, composta da 5 dei 47 membri del Comitato (uno per Paese membro del Consiglio d'Europa) ha esaminato le misure intraprese dalle autorità italiane in risposta alle raccomandazioni fatte dal CPT stesso a seguito delle precedenti visite. In particolare, è stato posta attenzione al trattamento e alle tutele fondamentali applicate nei confronti delle persone private della loro libertà da parte delle forze dell'ordine e le condizioni in cui cittadini stranieri sono trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione. La delegazione, inoltre, ha esaminato nel dettaglio una serie di questioni riguardanti le carceri, incluse l'assistenza sanitaria in prigione e la situazione dei prigionieri che sono soggetti a regime di massima sicurezza (41 bis).
La missione ha compreso visite a un ospedale psichiatrico giudiziario e al reparto psichiatrico di un policlinico nel quale i pazienti potrebbero essere soggetti a trattamento sanitario obbligatorio. Per la prima volta in Italia, inoltre, la delegazione ha visitato un istituto residenziale (una comunità terapeutica) dove pazienti forensi sono trattenuti su base involontaria.
Nel corso della visita la delegazione del Comitato ha incontrato il Ministro della Giustizia, Paola Severino, funzionari del Governo, di enti locali, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e ha avuto incontri con rappresentanti di organizzazioni della società civile attivi su temi di interesse per il CPT.
Alla fine della visita la delegazione ha presentato, in via riservata, le sue osservazioni preliminari alle autorità italiane.