diritti umani

Consiglio d'Europa – Dichiarazione dell'ECRI sulla situazione dei migranti rom in Francia

Una famiglia di etina rom all'interno della propria abitazione.
© Consiglio d'Europa

La Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI) – l'organo indipendente del Consiglio d'Europa che si occupa di problemi legati al razzismo e all’intolleranza – ha recentemente espresso preoccupazione per il trattamento attualmente riservato ai migranti rom in Francia.

In una relazione resa pubblica nel giugno 2010, l'ECRI ha invitato le autorità francesi a lottare contro gli atteggiamenti razzisti e l’ostilità della maggioranza della popolazione nei confronti di questa comunità. Nel corso delle ultime settimane, le dichiarazioni di alti funzionari politici, nonché le azioni intraprese dal governo hanno stigmatizzato i migranti rom. Questi ultimi sono presentati come autori di reati e considerati gli unici responsabili dell'abuso delle norme UE sulla libera circolazione. L'ECRI può soltanto esprimere il proprio disappunto per questa evoluzione particolarmente negativa.

Nel 2005 l'ECRI aveva già esortato le autorità francesi a rispettare i diritti sociali dei migranti rom in materia di alloggio, sanità e accesso all'istruzione. Ancora oggi nel 2010, molte di queste persone vivono in condizioni deplorevoli in campi improvvisati. Anche nell’ipotesi che le norme relative ai diritti umani siano rispettate, una politica fondata sui rimpatri forzati e sull’offerta di “incentivi" per lasciare la Francia non può costituire una risposta a lungo termine.

Anche se la Francia può, in conformità con i suoi obblighi internazionali, imporre controlli in materia di immigrazione, l'ECRI sottolinea che i cittadini dell'Unione europea hanno il diritto di soggiornare per qualche tempo sul territorio francese e di farvi ritorno. In queste circostanze, la Francia dovrebbe cercare soluzioni durevoli, in cooperazione con gli Stati e le diverse istituzioni.

In termini generali, l'ECRI ritiene necessario combattere in modo efficace contro l’antiziganismo, una particolare forma di razzismo, in tutti i paesi europei. Al fine di contrastare l'emarginazione dei rom e l'immagine negativa ad essi inevitabilmente associata, risulta quindi essenziale la realizzazione di programmi che dispongano delle risorse sufficienti e destinati ai gruppi in questione. Politiche governative e proposte di legge basate sulla discriminazione a sfondo etnico sono inammissibili e contrarie agli obblighi giuridici che l’insieme degli Stati membri del Consiglio d’Europa è tenuto a rispettare.

Fonte: Consiglio d'Europa

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