Consiglio d’Europa: la Commissaria per i diritti umani presenta il rapporto annuale sulle principali sfide in materia di diritti umani
La Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatović, ha presentato il suo primo rapporto annuale all'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione.
Il rapporto si concentra sulle questioni principali relative ai diritti umani negli Stati membri del Consiglio d'Europa, come i diritti dei bambini, la giustizia transitoria ed i diritti umani nell’era dell’intelligenza artificiale nonché sui temi più ricorrenti nel lavoro svolto dalla Commissaria, come i diritti dei migranti, i diritti delle donne, i diritti delle persone con disabilità, la protezione dei difensori dei diritti umani e la sicurezza dei giornalisti.
La Commissaria ha affermato: "La migrazione è una delle questioni inerenti ai diritti umani cui rivolgo un‘attenzione prioritaria. Le autorità nazionali dovrebbero migliorare il trattamento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati e porre i diritti umani e il principio di ripartizione delle responsabilità al centro delle loro politiche migratorie e di asilo".
Per quanto riguarda i diritti delle donne, la Commissaria sottolinea la necessità di affrontare gli stereotipi di genere e i pregiudizi e di porre fine alla violenza contro le donne e invita le autorità nazionali a ridurre il divario retributivo di genere, che rimane un "principale ostacolo a un'efficace parità tra uomini e donne e un problema diffuso in tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa, sia nel settore pubblico che in quello privato".
Anche la protezione dei difensori dei diritti umani e dei giornalisti richiede maggiore attenzione da parte delle autorità degli Stati membri poiché "attacchi fisici violenti, nonché leggi e pratiche riducono significativamente la capacità dei difensori dei diritti umani e dei giornalisti di fornire il loro contributo al tessuto democratico della nostra società”.
Un altro problema evidenziato dal rapporto è la difficoltà che molti Stati membri incontrano ancora nell'affrontare la discriminazione o i pregiudizi profondi contro le persone con disabilità, i bambini, gli anziani, i Rom e le persone LGBTI. Il Commissario rileva che i problemi culturali, sociali ed economici di vecchia data continuano a generare disuguaglianze e segregazioni.
Secondo la Commissaria: "C'è ancora molto lavoro da fare per proteggere i diritti umani in tutta Europa. Sono determinata a impegnare le mie energie in questo compito e intendo pienamente sviluppare una cooperazione costruttiva con i governi e la società civile per l'obiettivo comune di sostenere i diritti umani ".