Consiglio d’Europa: pubblicato il rapporto del Commissario per i Diritti Umani sul nostro paese: “l’Italia deve mettere fine alle discriminazioni”.
Il rapporto, pubblicato il 16 aprile, fa seguito alla visita del Commissario Hammarberg a gennaio a Roma, quando ha incontrato esponenti del governo e delle amministrazioni locali, rappresentanti di organizzazioni governative e non, per verificare il rispetto dei diritti umani dei migranti e delle minoranze.
Il rapporto commenta e suggerisce misure appropriate per migliorare la pratica e legislazione nazionale in quattro aree considerate “critiche”:
- L’azione contro il razzismo e la xenofobia;
- La protezione dei diritti umani dei Roms;
- La protezione dei diritti umani degli immigrati e richiedenti asilo;
- Il rimpatrio forzato degli stranieri ed il mancato rispetto dei provvedimenti provvisori vincolanti richiesti dalla Corte europea dei Diritti dell'Uomo;
Tra le raccomandazioni rivolte al governo italiano per rinforzare la protezione dei diritti umani, spicca il reiterato invito alla creazione, in tempi brevi, di una istituzione indipendente di diritti umani, quale il difensore civico nazionale. In questo contesto, il Centro Diritti Umani dell’Università di Padova, collabora con l’Ufficio del Commissario in un programma di formazione sui diritti umani per il personale degli uffici dei difensori civici nazionali in Europa.
Il Commissario menziona infine alcuni provvedimenti positivi presi dalle autorità, come l’adozione di programmi di educazione interculturale, la decisione di ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani, e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati.
Il rapporto pubblica anche la risposta da parte del governo italiano ai commenti del Commissario. La replica del governo contiene rassicurazioni varie sulle misure di contrasto al razzismo e alla xenofobia, tra cui spiccano corsi di formazione, pubblicazioni e siti web.