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Consiglio Diritti Umani: il Relatore Speciale per i diritti delle persone con disabilità contro l’abilismo e le parole del Rappresentante Permanente d’Italia, 28 Febbraio 2020

Il 28 Febbraio 2020, quinta giornata della quarantatreesima sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, ha visto il passaggio al terzo punto dell’agenda della Sessione: promozione e protezione dei diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali, incluso il diritto allo sviluppo. 

Dopo aver menzionato le visite-paese svolte in Kuwait, Canada e Norvegia, il Relatore Speciale per i diritti delle persone con disabilità, Catalina Devandas, si è soffermato sull’impatto della discriminazione nelle pratiche scientifiche e mediche, come la sterilizzazione forzata e la morte assistita. Il termine specifico è ‘abilismo’ ovvero discriminazione dei disabili, più in generale, il presupporre che tutte le persone debbano avere un corpo abile per vivere una vita ricca ed appagante e, conseguentemente, il voler ‘aggiustare’ coloro che non ne dispongono. Il Relatore ha parlato di ‘egemonia della società abilista’.
Nel suo rapporto annuale, il Relatore esplora come percezioni negative verso le persone con disabilità siano riflesse nelle legislazioni, nelle politiche, nei costumi legati alle pratiche mediche, scientifiche, nella ricerca e nella sperimentazione. Il Relatore raccomanda agli Stati di adottare un approccio human rights-based e di sviluppare riforme che presentino la disabilità con positività come parte della diversità umana, in linea con la Convenzione per i Diritti delle Persone con Disabilità. L'obiettivo è la piena inclusione e partecipazione delle persone con disabilità nella società. Inoltre, il Relatore raccomanda di adottare misure per accrescere la consapevolezza, il rispetto e la protezione dell’autonomia personale, il diritto alla vita e all’integrità fisica delle persone.

A seguire, si è svolto un dibattito interattivo nel quale ha preso parola anche il Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, lAmbasciatore Gian Lorenzo Cornado. Egli ha affermato che il principio di non discriminazione è uno dei pilastri della Costituzione italiana, ha menzionato che il codice penale italiano contiene specifiche aggravanti in caso di crimini verso persone con disabilità ed ha ribadito l’impegno dell’Italia nel contrasto ad ogni forma di discriminazione. In conclusione, l'Ambasciatore ha domandato al Relatore quale sia la chiave per delineare un chiaro percorso per l’eliminazione delle forme multiple di discriminazione, anche alla luce dell’Agenda 2030.  

Al link sottostante è possibile ascoltare l’intero discorso pronunciato del Relatore Speciale delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità dal minuto 58:17 al minuto 1:10:50, e il discorso del Rappresentante Permanente d’Italia dal minuto 1:59:37 al minuto 2:01:02.

La quarantatreesima sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite si svolge dal 24 Febbraio al 20 Marzo 2020 a Ginevra. Nel corso della sessione, il Consiglio prende in esame diversi temi, discute rapporti annuali e affronta specifiche situazioni intorno ad un ampio ventaglio di diritti economici, sociali, culturali, civili e politici.

 

 

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