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Corte Speciale per la Sierra Leone: Charles Taylor condannato a 50 anni di reclusione per crimini di guerra e contro l’umanità

L'ex Presidente della Liberia Charles Taylor durante la lettura della sentenza di condanna per crimini di guerra e contro l'umanità da parte della Corte Speciale per la Sierra Leone, aprile 2012
© UN Photo

I giudici della seconda Camera della Corte Speciale per la Sierra Leone (Special Court for Sierra Leone – SCSL), hanno reso nota la pena, quantificata in 50 anni di reclusione, che l'ex Presidente della Liberia Charles Taylor dovrà scontare, per essere stato riconosciuto penalmente responsabile dei crimini di guerra e contro l'umanità perpetrati nel contesto della guerra civile che ha avuto luogo in Sierra Leone dal 1991 al 2002.

Human Rights Watch, in un comunicato, ha sottolineato che la condanna a 50 anni di carcere, emessa il 30 maggio, è una tappa importante per assicurare giustizia a tutte le vittime del brutale conflitto armato in Sierra Leone ed ha evidenziato che la posizione di Capo di Stato di Taylor ha costituito un fattore aggravante per la condanna, dimostrando la crescente intolleranza verso i leader che sfruttano la loro posizione di potere per commettere gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale.

Amnesty International, accogliendo con favore la sentenza e sottolineando che questa condanna storica è determinanante per affermare il principio per il quale nessun capo di Stato può considerarsi immune dalla giustizia internazionale, esprime tuttavia preoccupazione per le decine di migliaia di persone che sono state vittime di gravi violazioni in Liberia e in Sierra Leone e che, ad oggi, devono ancora vedere i propri aguzzini consegnati alla giustizia.

La Corte Speciale per la Sierra Leone è stata istituita nel 2000 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Risoluzione 1315/2000) allo scopo di giudicare i responsabili dei crimini commessi nel Paese nel corso della guerra civile.

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