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Cosa Posso Fare Per Gaza?

Cosa Posso Fare Per Gaza?
© www.forgaza.org

Empatia: la capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. 

Fonte: https://www.treccani.it/enciclopedia/empatia/ 

L’origine dell’iniziativa “Cosa posso fare per Gaza? risiede nel concetto di empatia: assistere impotenti all’assassinio organizzato di civili, bambine e bambini, al bombardamento mirato di ospedali, scuole, campi profughi, e non poter fare a meno di immedesimarsi in quei genitori disperati, cui viene reso impossibile proteggere i propri figli e persino riuscire a sfamarli.

Alberto Canazza, uno dei promotori del progetto, parla di “quel senso di smarrimento che tante persone già sensibili hanno, quando dicono ma questa cosa è inaccettabile, ma non posso far niente, non c'è niente che io possa fare, no?”
La consapevolezza di sentirsi impotenti di fronte a una strage di civili, soprattutto bambini, compiuta impunemente nonostante, grazie ai social media, sia in mondo visione: questo il motore di “Cosa posso fare per Gaza?”

Creato in tempi record da un gruppo di amici e conoscenti, tutte/i professioniste/i del mondo della comunicazione, il sito raccoglie azioni concrete che ognuno di noi può svolgere per contrastare il genocidio in atto: 

Cosa posso fare per Gaza 2

Le azioni sono divise in cinque macro categorie: pressurelearn, sharedonateparticipate.

 

Pressure invita a esercitare pressione al mondo imprenditoriale, come spiega Canazza: “Abbiamo deciso di affrontare il tema delle aziende in modo un po’ diverso rispetto alle tradizionali campagne del movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni), che esistono da anni contro l’occupazione dei territori palestinesi e contro l’apartheid. Ci rivolgiamo a quelle imprese che, storicamente, hanno collaborato con l’esercito o il governo israeliano, o che ne hanno tratto profitto, dicendo chiaramente: ora non potete più far finta di niente. Per ogni azienda abbiamo individuato delle azioni mirate. L’idea non è solo quella di boicottare passivamente, ma di chiedere esplicitamente a queste aziende di prendere posizione. Perché restare in silenzio oggi non è accettabile.”

Learn invita a informarsi tramite letture, video e altro materiale divulgativo.

Share invita a esporsi e diffondere consapevolezza sulla situazione di Gaza.

Donate invita a effettuare donazioni a  enti quali UNWRA  o Medici Senza Frontiere.

Participate invita a sottoscrivere petizioni.

Viviamo in tempi oscuri, in cui violenza e oppressione sembrano essere scontate a ogni latitudine. 

Restiamo umani, sollecitava Arrigoni. E ogni singola azione può aiutare a ricordarci di esserlo ancora, nonostante tutto. 

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territori palestinesi occupati difensori dei diritti umani Ong e associazionismo Striscia di Gaza

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