Disarmo e commercio di armi


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È iniziata lo scorso 24 gennaio 2006 a Ginevra e proseguirà fino al 31 marzo prossimo la prima fase della Conferenza sul Disarmo, forum negoziale per il disarmo multilaterale istituito nel 1979, al quale partecipano 65 Stati.

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Nella prima sessione plenaria la Conferenza ha approvato il calendario dei lavori per il 2006 e la partecipazione di 26 nuovi Stati in qualità di osservatori. Nei prossimi incontri continueranno le esposizioni delle relazioni e delle dichiarazioni generali da parte dei rappresentanti degli Stati partecipanti.

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La principale questione che la Conferenza dovrà da subito affrontare riguarderà l’adozione di un Programma annuale di lavoro. Su questo punto sono ormai sette anni che la Conferenzanon riesce a trovare un accordo, espressione dei gravi contrasti esistenti tra gli Stati soprattutto su tre questioni fondamentali: il disarmo nucleare e la non-proliferazione nucleare, la corsa agli armamenti spaziali, le nuove tipologie di armamenti di distruzione di massa, in particolare le armi radiologiche.

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Il Segretario generale delle Nazioni Unite, nel suo messaggio inviato alla Conferenza all’apertura dei lavori, ha ricordato i deludenti risultati conseguiti nel corso del 2005 dagli organismi multilaterali in materia di disarmo: oltre all’impasse esistente in seno alla Conferenza sul Disarmo, il fallimento sostanziale della Conferenza di riesame del Trattato di non proliferazione nucleare, svoltasi a New York dal 2 al 27 maggio 2005 e l’assenza di impegni concreti relativi al disarmo e alla non-proliferazione nucleare nel documento finale del Summit Millennium +5, svoltosi nel 60° anniversario delle Nazioni Unite nel settembre del 2005.

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Il 2006 si è aperto con segnali negativi anche in tema di controllo sul commercio di armi: i lavori del Comitato preparatorio della Conferenza di revisione sul traffico illecito delle armi leggere, svoltisi dal 9 al 20 gennaio 2006, si sono conclusi senza un accordo comune sul progetto di documento finale. La Conferenza di revisione si terrà a New York dal 26 giugno al 7 luglio 2006. Per l’adozione urgente di un trattato internazionale sul commercio di armi continua intanto la forte mobilitazione della società civile in tutto il mondo, con la campagna internazionale Control Arms, riproposta anche in Italia dalla Rete italiana per il disarmo.

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Infine si segnala anche la prossima sessione del Comitato consultivo presso il Segretario Generale sulle questioni del disarmo, che si svolgerà a New York dall’8 al 10 febbraio prossimi. Il Comitato consultivo è composto da esperti indipendenti e nominato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, L’agenda dei lavori prevede due temi principali: la situazione relativa al disarmo alla luce dei risultati del Summit Millennium+5 e le azioni da intraprendere per prevenire la proliferazione di sistemi di armamenti ad attori non-statali.

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Indirizzi e risorse in rete:
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- Sito web della Rappresentanza Permanente d'Italia presso la Conferenza del Disarmo - Ginevra
- - Messaggio del Rappresentante italiano alla Conferenza, 31 gennaio 2006
- - Conferenza sul Disarmo – Sito dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra
- - Conferenza ONU sul commercio illegali di armi leggere e di piccolo calibro, 9-21 luglio 2001

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Scheda di approfondimento – Conferenza sul disarmo

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La Conferenza sul disarmo, unico vero e proprio organismo negoziale per il disarmo, comprende oggi 66 membri, tra i quali l’Italia.
- In seno alla Conferenza sono rappresentati tutti i maggiori gruppi geopolitici raccolti in tre raggruppamenti: ventiquattro Stati formano il Gruppo occidentale; trentaquattro sono i membri del Gruppo dei Paesi non-allineati (NAM); e sette fanno parte del Gruppo dei Paesi “Est-Europei”. La Cina non è parte di alcun gruppo.
- La Conferenza tiene tre sessioni di lavoro ogni anno: la prima inizia a gennaio e dura 10 settimane, la seconda inizia a maggio e dura 7 settimane, la terza a luglio per ulteriori 7 settimane.
- La funzione principale delle Conferenza è l’elaborazione di progetti di accordo da presentare all’Assemblea generale. Le deliberazioni di tale organismo sono adottate per consenso. Tra i principali risultati occorre ricordare la redazione della Convenzione per la proibizione delle armi chimiche (CWC), firmata a Parigi il 13-15 gennaio 1993, e il Trattato per la cessazione completa della sperimentazione nucleare (CTBT) del 1996.
- L’ordine del giorno permanente della Conferenza (noto come il decalogo) è il seguente: armi nucleari in tutti gli aspetti; armi chimiche (rimosso nel 1993); altre armi di distruzione di massa; armi convenzionali; riduzione dei bilanci militari; riduzione delle forze armate; disarmo e sviluppo; disarmo e sicurezza internazionale; misure collaterali; misure per l’accrescimento della fiducia; metodi di verifica; programma globale di disarmo.

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