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Food Security Information Network: pubblicato il nuovo Rapporto Globale 2018 sulle Crisi Alimentari

La mano di una donna senegalese contenente alcuni peperoncini dell'orto.
© UN Photo

Il Food Security Information Network (FSIN) ha pubblicato il nuovo Global Report on Food Crises 2018, realizzato con la collaborazione di 12 istituzioni globali e regionali coordinate dal FSIN.

Il rapporto analizza i dati sulla crisi alimentare che ha colpito circa 124 milioni di persone in 51 paesi, di cui 45 erano già stati esaminati nel report dello scorso anno. Comparando i dati nei 45 paesi, rispetto al 2016, è stato rilevato un incremento di 11 milioni di persone ad aver bisogno di urgente intervento umanitario per uscire dalla situazione di insicurezza alimentare acuta. Secondo il rapporto, le principali cause di questo grave incremento e della crisi alimentare in generale, sono i conflitti e i grandi cambiamenti climatici. Ad essere colpiti dalla crisi alimentare per i conflitti sono soprattutto i Paesi africani e del Medio Oriente (74 milioni di persone), in particolare lo Yemen, la Nigeria, la Repubblica Democratica del Congo, l’Afghanistan, la Siria, il Sud Sudan e la Somalia. Mentre per gli shock climatici sono maggiormente colpiti i Paesi africani (39 milioni di persone), in particolare l’Etiopia, il Malawi, lo Zimbabwe e il Kenya.

Per insicurezza alimentare acuta s’intende l’impossibilità di una persona di consumare quantità di cibo adeguate, mettendo a rischio la sua stessa vita.

Il rapporto è stato presentato il 22 marzo 2018 presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), a Roma, dall’Unione Europea, la FAO e il Programma Alimentare Mondiale (WFP).

Il FSIN è un'iniziativa globale co-promossa dalla FAO, dal Wolrd Food Programme e dall'International Food Policy Research Institute (IFPRI) che ha l'obiettivo di rafforzare i sistemi di informazione e sicurezza alimentare, tramite la produzione di analisi e dati affidabili e accurati.

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