Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale: audizione presso le Nazioni Unite di Ginevra
Una delegazione del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, composta dal Presidente Mauro Palma e dal Responsabile dell’Unità internazionale Alessandro Albano, nella sua fuznione di Meccanismo di prevenzione della tortura italiano, è stata sentita a Ginevra presso le Nazioni Unite dal Sottocomitato (SPT) istituito dal Protocollo Opzionale alla Convenzione contro la tortura e i trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti (OPCAT).
L’audizione doveva verificare l'andamento dell'organismo italiano, istituito con il D.l 146/2013, nonché comprovare la sua reale indipendenza e monitorare le sue funzioni di coordinamento dei Garanti territoriali. Il Sottocomitato, in particolare, aveva osservato la situazione specifica del sistema italiano: le connotazioni delle norme che hanno istituito i Garanti territoriali, l’ampiezza del loro mandato e l’effettiva possibilità di delegare a essi, poteri ed obblighi previsti dall’OPCAT e attualmente vincolanti soltanto il Garante nazionale.
La delegazione si è impegnata a continuare il confronto su questi temi con i Garanti locali rivolgendo un appello alle Regioni che ancora non hanno istituito tale figura a provvedere seguendo i parametri propri dell’OPCAT e alle altre a modulare le proprie previsioni normative in tale direzione.
Il Sottocomitato delle Nazioni Unite sulla prevenzione della tortura ha il compito di coordinare e supportare i meccanismi nazionali indipendenti che svolgono azione preventiva in base al mandato ottenuto dall’OPCAT. Le autorità italiane, a seguito della ratifica del Protocollo, hanno indicato, con lettera diplomatica, il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale come proprio meccanismo indipendente.