Consiglio d'Europa

Il Consiglio d’Europa chiede tutele più forti a difesa della libertà accademica

CoE erosion of academic freedom
© Sergio Acquindo, originally published in Le Monde

Il Consiglio d’Europa ha organizzato a Strasburgo il 25 e 26 Novembre una conferenza intitolata Libertà accademica in azione 2025, per affrontare le crescenti pressioni sulla libertà accademica e sul suo ruolo fondamentale nella resilienza democratica. In questi due giorni esponenti del mondo accademico, parlamentari, giudici, esperti, società civile e partner internazionali hanno esaminato  possibili risposte politiche, giuridiche e istituzionali alle sfide che affrontano le università e gli accademici in tutta Europa. 

Una sessione è stata dedicata all’analisi del nesso tra la libertà accademica e le tutele giuridiche sancite nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, con i contributi di giudici ed esperti del diritto e un dibattito sulle garanzie costituzionali in cooperazione con la Commissione di Venezia
Un’altra sessione si è incentrata sui programmi rifugio per gli studiosi a rischio come quelli organizzati dall'Università di Padova, evidenziando il loro ruolo nella protezione dei diritti individuali e la missione democratica dell’istruzione superiore.

Durante l'evento é stato presentato il Rapporto sull’erosione della libertà accademica in Europa. Questo studio fornisce un’analisi basata su prove e contiene raccomandazioni per le università, i governi e i partner internazionali. Il rapporto rivela un costante declino della libertà accademica negli ultimi 10-15 anni, con violazioni strutturali individuate in diversi Stati.

L’evento è parte del lavoro che il Consiglio d’Europa conduce nel quadro del Nuovo patto democratico per l’Europa e mira,  in un momento di crescente incertezza, non solo a diagnosticare le sfide, ma anche innescare un cambiamento significativo  attraverso il dialogo e la cooperazione.

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Consiglio d'Europa democrazia libertà d'espressione promozione diritti umani